Milano
Olimpiadi 2026: il Palaitalia di Santa Giulia non a norma per l’hokey su ghiaccio. Marcora (FDI): "Inaccettabile"
Problemi per l'impianto olimpico di Santa Giulia: il Coni boccia la struttura per l'hockey, e Marcora (FDI) attacca: "Soldi pubblici per un'opera privata inadeguata, Sala dia spiegazioni in Consiglio"
Il flop del Palaitalia di Santa Giulia: l'impianto olimpico non è a norma per l’hokey su ghiaccio
L'Arena olimpica di Santa Giulia, destinata a ospitare le gare di hockey su ghiaccio per le Olimpiadi invernali del 2026, è già al centro di una polemica. Nonostante un investimento privato di 176 milioni di euro e extra-costi tra i 70 e i 90 milioni, il progetto non rispetta gli standard necessari per le competizioni sportive, in particolare per l’hockey su ghiaccio. Inoltre, non garantisce una visibilità ottimale agli spettatori durante le partite. A sollevare la questione è stato il Coni, che ha dichiarato l'impianto inadatto senza deroghe ufficiali. Il palazzetto da 16 mila posti, infatti, è stato pensato principalmente per eventi come concerti e spettacoli, essendo costruito dalla multinazionale tedesca Eventim specializzata in intrattenimento dal vivo. Ora il rischio è che il Palaitalia non sia pronto per i giochi olimpici.
Marcora (FDI): "Inaccettabile l'inadeguatezza dell'Arena Olimpica"
Il Consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Enrico Marcora, ha espresso grande stupore di fronte alle notizie riguardanti l’Arena Olimpica di Santa Giulia. “Rimango allibito leggendo che l’impianto non sarà omologato per hockey e basket di alto livello” ha dichiarato, chiedendo l’intervento del sindaco Giuseppe Sala per chiarire la situazione in aula consiliare. Marcora ha sottolineato come sia inaccettabile che un’opera di tale importanza, finanziata in parte con fondi pubblici, non sia adatta a ospitare tutti gli sport previsti, ma privilegi principalmente eventi di natura diversa.
Extra-costi e priorità: l’arena costruita per eventi, non per lo sport
La costruzione del Palaitalia solleva dubbi sullo scopo dell’impianto. Eventim, che sta realizzando l’arena, ha preferito progettare una struttura adatta a concerti ed eventi piuttosto che competizioni sportive. Nelle sue arene in Europa, come quelle di Colonia e Berlino, gli eventi sportivi sono rari, favorendo concerti e spettacoli. Questo spiega perché, secondo il Coni, l’hockey su ghiaccio sia stato trattato come un’attività temporanea. La questione degli extra-costi rimane centrale, con il Comune che ha trasmesso la richiesta di finanziamenti aggiuntivi al governo, mentre la struttura resta inadatta a ospitare le gare per cui era destinata.