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Olimpiadi Milano Cortina, Malagò: "I cambi di Governo non aiutano". VIDEO
Olimpiadi Milano Cortina 2026: Antonio Rossi, Giovanni Malagò, Attilio Fontana

Olimpiadi Milano Cortina, Malagò: "I cambi di Governo non aiutano"

"Un incontro utile e proficuo che ci ha consentito di fare il punto della situazione. Tutto procede come da programma e siamo quindi ottimisti di riuscire a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, affiancato dal sottosegretario con delega ai Grandi eventi sportivi Antonio Rossi, a margine dell'incontro con il presidente del Coni e della Fondazione Milano-Cortina 2026, Giovanni Malagò.

Malagò: "Governo nella Fondazione olimpica? Era anomalo che non ci fosse"

"L'anomalia era che il Governo non ci fosse all'inizio nella Fondazione, figlia di una dinamica politico-istituzionale. Per quanto riguarda i visti degli atleti che arrivano da Paesi non considerati amici e la sicurezza, il Governo comunque aveva già dato tutti gli appoggi fideiussori non solo finanziari. Mi sembra giusto, anche in considerazione di tutto quello che è successo che il Governo abbia un ruolo centrale in quella che è una manifestazione che non è di una singola città o regione, ma anzi si ha l'ambizione di farla diventare Olimpiade dei territori", ha commentato Malagò in merito al percorso per l'ingresso del Governo nella Fondazione Milano-Cortina 2026.

Milano Cortina, Malagò: "Novari? Non è un tema che ci riguarda"

E sulla posizione dell'ad di Fondazione Milano-Cortina Vincenzo Novari, con rumors su un suo possibile allontamento: "Questo è un tema che io sento ogni tanto, ma non so per quale motivo. Una cosa è sicura: quando nel 2019 vincemmo la candidatura il mondo dello sport chiesero un rappresentante a presiedere la Fondazione. La politica era giusto individuasse l'amministratore delegato. Non è un tema che ci riguarda e non è un tema all'ordine del giorno".

Opere legate alle Olimpiadi, Malagò: "I cambi di Governo non aiutano"

"Fa parte della nostra storia ridursi a rincorrere" e il ritardo sulle opere connesse "nasce dal tempo perso per allestire agenzie Infrastrutture, e non aiuta il fatto che ogni anno cambiano Governi. Detto questo non è una cosa che riguarda lo sport, non c'entra nulla il Comitato organizzatore che si deve occupare di organizzare al meglio Giochi Olimpici e Paralimpici", ha aggiunto Malagò. "C'è un'altra struttura pubblica che deve seguire al meglio nei tempi previsti e nel minor tempo possibile delle opere che sono molto poche quelle indispensabili e qualcun'altra considerata essenziale e propedeutica, come la parte viaria e stradale", ha sottolineato Malagò.

Olimpiadi, Malagò: "Ritardi nelle opere? Risposte prossima settimana"

"Ogni 10-15 giorni incontriamo il commissario della società Infrastrutture. I soci fondatori, presidente Regioni e province e i due sindaci hanno chiesto che a prescindere da tutto se si può avere certezza cronoprogramma, salvo elementi straordinari. Mi sembra una richiesta più che legittimata. Nella prossima riunione della prossima settimana ci saranno le risposte", ha anche ricordato Malagò.

Fontana: "Olimpiadi, siamo in attesa del cronoprogramma"

"Stiamo aspettando questo cronoprogramma. Non ci sono ritardi, vogliamo cercare di capire i tempi entro i quali le opere verranno consegnate. Il commissario ci ha dato la garanzia che si dovrebbe arrivare a compimento di tutto": così il presidente della Regione, Attilio Fontana,  "Stiamo aspettando, ne abbiamo parlato 15 giorni fa", ha ricordato. Il governatore è tornato poi a parlare dell'ingresso del Governo nella Fondazione: "Stiamo lavorando sia con il Coni sia con il Governo, con cui stiamo discutendo sulla possibilità che entri nella nostra Fondazione. Il loro ingresso è per rafforzare la Fondazione", ha detto.

Olimpiadi, le vetrofanie su Palazzo Lombardia

Nell'occasione il governatore e Malagò hanno anche 'svelato' le vetrofanie che da qualche giorno abbelliscono e impreziosiscono le vetrate est e ovest di Palazzo Lombardia ricordando che la Lombardia è 'Host Region' dell'evento. Due gigantografie che ritraggono uno sciatore e uno snowborder impegnati sulle montagne lombarde, visibili anche da molto lontano, fanno bella mostra di sé.Fuori dall'ingresso principale di Palazzo Lombardia, da oggi, a fianco del tricolore, della bandiera dell'Ue e della Rosa camuna, sventola anche quella appositamente realizzata per i giochi del 2026, all'interno della quale è stato apposto anche il logo dei giochi paralimpici proprio a testimonianza dell'attenzione che la Regione riserva anche a questi atleti speciali.

"La 'brandizzazione' di Palazzo Lombardia - ha detto il presidente lombardo - è un modo per comunicare ai cittadini quanto stiamo cercando di realizzare, per fare in modo che sempre più persone si incuriosiscano perché le Olimpiadi del 2026 saranno un evento che lascerà il segno".

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