A- A+
Milano
Ospedale di Alzano: procura dissequestra cellulari Gallera e altri
ospedale di alzano

Ospedale di Alzano: procura dissequestra cellulari Gallera e altri

La Procura di Bergamo ha dissequestrato pc e cellulari presi dalla Guardia di Finanza il 21 ottobre scorso nell'ambito dell'indagine per epidemia colposa sulla gestione dell'emergenza coronavirus nel territorio piu' flagellato. Lo apprende l'AGI da fonti qualificate. Magistrati e investigatori hanno estratto copia del contenuto dei dispositivi, comprese le chat integrali dell'assessore al Welfare Giulio Gallera, che non e' indagato, tra febbraio e giugno. 

Nell'indagine e' indagato l'ex direttore generale della sanita' lombarda, Luigi Cajazzo, attuale vicesegretario generale, oltre al suo vice dell'epoca Marco Salmoiraghi, ancora attuale numero due della Direzione generale della Sanita', Aida Andreassi, dirigente di Areu Lombardia, Francesco Locati, direttore della Asst di Seriate e Roberto Cosentina, direttore sanitario di Asst Bergamo Est. Stando a quanto si legge nel decreto da cui erano emersi i nomi dei primi indagati, la "sanificazione" del pronto soccorso di Alzano Lombardo, riaperto il 23 febbraio poche ore dopo la chiusura e la scoperta dei primi pazienti positivi, sarebbe stata "incompleta". 

Commenti
    Tags:
    ospedale alzanozona rossagallera







    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.