Passera: "Accogliamo Le Pen, Milano è la casa del pensiero libero" - Affaritaliani.it

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Passera: "Accogliamo Le Pen, Milano è la casa del pensiero libero"

"I controllori controllati non garantiscono nessuno. I garanti vanno scelti dagli ordini professionali, in base a requisiti oggettivi di professionalità e di competenza". È quanto scriveva Giovanni Spadolini nel 1985 nel suo programma per Milano. Sono trascorsi trent'anni e ancora, purtroppo, questo richiamo alla legalità, alla trasparenza e al merito rimane quanto mai attuale". Così Corrado Passera, leader di Italia Unica e candidato sindaco a Milano, intervendo al convegno "La speranza di Milano, capitale europea e motore d'Italia. Riflessioni liberal sull'impegno della società civile" organizzato dal think tank "Giovanni Spadolini", svoltosi presso il Circolo della Stampa di corso Venezia.

"Che cos'ha fatto di liberal l'amministrazione di sinistra uscente? Niente - prosegue Passera -. E i risultati putroppo sono davanti agli occhi di tutti. Terminata l'euforia generale per i sei mesi di Expo, ci troviamo a osservare la città che dovrebbe essere motore di tutto il Paese che registra invece un preoccupante tasso di disoccupazione al 9%. Ma soprattutto questa amministrazione lascia in eredità ai milanesi una tassazione da record e lascia il cassetto dei progetti completamente vuoto, compromettendo seriamente la crescita economica e occupazionale di Milano negli anni a venire. Un esempio di questa inerzia è la drammatica assenza di una visione ambiziosa per il futuro dell'area che ha ospitato Expo: le amministrazioni locali, Comune, Città Metropolitana e Regione sono rimaste a guardare, in attesa delle decisioni di Roma. E non stanno cogliendo un'opportunità di crescita unica. Dai grandi progetti istituzionali per il territorio a quelli imprenditoriali e più piccoli dei privati cittadini, il Comune dovrebbe svolgere il ruolo fondamentale di facilitatore anziché ostacolare le iniziative con procedimenti burocratici troppo complessi e soffocare i cittadini con balzelli fiscali vari".

"Ritengo fondamentale - ha proseguito Passera - che l'amministrazione comunale non debba più controllare, anche solo parzialmente, le aziende di servizi come Sea e A2A. La partecipazione di una parte politica nella gestione di queste grandi aziende, infatti, condiziona pesantemente la loro attività, non contribuendo virtuosamente alla crescita del loro core business, bensì solo per spremerle come bancomat alla bisogna. Queste aziende dovrebbero poter

camminare con le proprie gambe, fare business e crescere in completa autonomia sul libero mercato. Io credo fortemente che Milano possa tornare la forza creativa ed economica che può essere e il modello di buona amministrazione che può diventare. Per questo dobbiamo ottenere per la nostra metropoli lo status giuridico che già molte grandi città europee hanno avuto. Le decisioni sulle tasse locali, sulle infrastrutture, sulla sanità e i trasporti, sull'edilizia sociale, la formazione e il turismo non dovranno più essere delegate ad un'altra autorità locale, ma devono essere prese dai milanesi e dal loro sindaco. In questo modo si potrà realmente creare nuovi posti di lavoro e sviluppare concretamente l'economia".

"Io ho una grande visione per garantire il futuro della città: combatterò perchè l'area metropolitana - La Grande Milano - abbia la sua autonomia e gli stessi poteri legislativi di una Regione, come la Costituzione prevede che possa avere. Solo così Milano potrà competere con le grandi capitali e metropoli europee, molte delle quali, non a caso, hanno un assetto istituzionale improntato all'autonomia dal governo centrale".

"Concludo ricordando che proprio a breve avremo un'opportunità importante per dimostrare quanto Milano sia da sempre centro liberale, aperto, democratico. Culla del confronto e dell'analisi politica scevra da sterili ideologie in prospettiva dello sviluppo comune. Giovedì sarà in visita nella nostra città la leader francese Marine Le Pen. Da settimane da troppe parti si sono levate voci che vorrebbero che questo incontro venisse annullato, silenziando così tutti coloro che non rispondono al pensiero unico dominante. È noto che non condivido le posizioni che Marine Le Pen ha preso su molteplici questioni, ma sono convinto che questo sarebbe un grandissimo errore. Cogliamo, invece, questa occasione per dimostrare ancora una volta tutti insieme che Milano è la casa del pensiero libero, dando prova concreta che i milanesi e le istituzioni che governano Milano difendono e sempre difenderanno il diritto e la libertà di espressione e opinione".








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