Penati-Zambetti, finale di partita. Piano Cave, passa senza voti. Cattiverie di Affaritaliani.it

di Fabio Massa

RISPOSTE/ Ormai si va verso la conclusione. Da una parte Filippo Penati e dall’altra Domenico Zambetti. Ognuno indagato, seppur per cose profondamente diverse. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it nel giro di un mese l’ex presidente della Provincia di Milano, sulle prime pagine dei giornali a lungo per un caso inerenti le aree di Sesto San Giovanni, dovrebbe arrivare a un finale una volta per tutte. E c’è già chi trema: se dovesse essere assolto che cosa farà? Tornerà in politica con tante scuse di tutti? Per Domenico Zambetti, l’ex assessore alla casa centrista della giunta Formigoni, finito nei guai per rapporti presunti con i clan, il pm farà la sua requisitoria finale nei prossimi giorni. Lui, Zambetti, intanto pare sia tornato sulla scena politica anche se in modo molto discreto.

DOMANDE/ Saranno solo le solite malignità dei soliti maligni. Ma che cosa lega (nulla di illegale, eh! intendiamoci!) una società che ha comprato importanti aree da bonificare a Sesto San Giovanni, la società che cura la comunicazione della di cui sopra, e un politico di primissimo piano, di origini monzesi, di Forza Italia, con ruoli istituzionali nella Capitale? Forse nulla. E va bene così.

DOMANDONE/ Chissà perché il piano cave approvato in Regione Lombardia è passato con una manciata di voti (poco più di 23)? E chissà perché nessuno si è accorto che Forza Italia, Partito Democratico, Patto Civico, Movimento 5 Stelle etc etc sono usciti dall’aula lasciando soli all’approvazione la Lista Maroni e la Lega Nord?

DOMANDISSIME/ Chi ha intascato un milione e 200mila euro di consulenze legali da parte di investitori immobiliari? Indizio: è un pasdaran della Lega Nord.