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Piccolo Teatro, lo strappo: il cda si "allarga" per superare l’ostruzionismo
Teatro Piccolo di Milano

Piccolo Teatro, lo strappo: il cda si "allarga" per superare l’ostruzionismo

I due membri del Cda nominati da Palazzo Lombardia da tempo disertano le riunioni per la nomina del nuovo direttore, che resta bloccata. A questo punto l'idea per superare lo stallo è utilizzare la possibilità concessa dallo statuto del teatro di ampliare il numero dei consiglieri con personalità di alto rilievo. In questo modo  anche senza i due consiglieri regionali ci sarebbe il numero legale.

Ma se questa potrebbe essere una soluzione per procedere con la designazione di Claudio Longhi, candidato sostenuto da Comune e ministero, la mossa potrebbe indispettire non poco la Regione. Palazzo Lombardia. infatti potrebbero rispondere facendo dimettere i "suoi" due consiglieri o tagliando il finanziamento di 1,8 milioni di euro di competenza regionale.

Sala: "Per me questione vitale"

 "Ci sono diversi modi di vedere le cose che non scopriamo da oggi rispetto alla questione del Piccolo. Io con Fontana ci parlo, ma se per la Regione questa puo' essere una cosa importante per me e' vitale, da sindaco di Milano, risolvere questa vicenda". Cosi' il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha commentato lo stallo che si e' creato nel Cda per la designazione del nuovo direttore del Piccolo Teatro di Milano, che potrebbe essere superato da un allargamento dei membri del consiglio per aggirare l'ostruzionismo dei consiglieri della Regione Lombardia. "Questo lo deve decidere il Cda - ha detto Sala parlando della possibilita' di allargare il consiglio -. Obiettivamente non abbiamo piu' tempo per le riflessioni perche' e' da troppo che si sta analizzando la situazione. E quindi ho chiesto al presidente del Cda solamente di cercare di trovare rapidamente una soluzione. Spetta a loro, so che c'e' un consiglio convocato e speriamo che ne vengano delle novita' positive perche' da troppo tempo siamo in una situazione di stallo"

Comazzi (Forza Italia): "Sala pensa a sgarbo istituzionale senza precedenti"

"Per tempistiche e modalita', la cooptazione di due nuovi membri nel cda del Piccolo Teatro ha il sentore di un blitz. Non vorremmo che l'obiettivo fosse eleggere un direttore senza il parere dei due consiglieri espressi da Regione Lombardia" afferma Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, commentando le ultime notizie di stampa relative all'allargamento del cda del Piccolo Teatro di Milano. "Il sindaco Sala - prosegue l'azzurro - ha dichiarato che la scelta del direttore e' di 'importanza vitale'. Ci auguriamo che tale scelta avvenga in maniera condivisa, senza forzature da parte di nessuno. Se il cda - sfruttando un cavillo dello statuto - intendesse escludere Regione Lombardia da una decisione cosi' importante, si tratterebbe di uno sgarbo istituzionale senza precedenti". Ed anche l'assessore regionale alla Cultura Stefano Bruno Galli parla con Repubblica di "un atto di protervia istituzionale"

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