Milano
Pinocchio/C'era una volta l'Italia dello spread, ora non si capisce più nulla
Prima lo spread era una minaccia, eravamo evasori e gente accogliente. Oggi lo spread non conta nulla, siamo vittime dello stato e razzisti...
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C'era una volta l'Italia dove non ci si capisce francamente proprio più nulla. Fino all'altro ieri ci avevano detto che lo spread era una minaccia, che stavamo per fallire come la Grecia. Che eravamo dei poveracci al confronto dei germanici teutonici etc etc. Che eravamo dei mostri di accoglienza, italiani brava gente. Ci hanno detto che siamo degli evasori, e che gli evasori vanno puniti puniti puniti. Ci hanno detto che lavoriamo troppo poco, e che dovevamo lavorare di più, come fanno negli altri Paesi, anche di domenica. Ci hanno detto che l'Ilva se ne doveva andare via da Taranto perché inquinava, che andava chiusa, inchieste, carcerazioni, inseguimenti. Ci hanno detto che si dovevano tagliare i parlamentari, che la riforma costituzionale era buona e giusta, che il referendum del 4 dicembre, che la sinistra doveva stare unta dal signore e unita. Oh, sono passati due giorni e dello spread non ce ne può fregare di meno, siamo giovani e forti e possiamo fare dell'altro debito, la Grecia si è ripigliata, i tedeschi sono degli stronzi patentati, siamo diventati razzisti, non siamo più evasori ma anzi perseguitati dallo Stato. L'Ilva resta al suo posto perché non si può trasferire, la riforma costituzionale era una merda e infatti il referendum è stato la fine del renzismo. La sinistra è divisa ed è unta ma non dal signore. Poi si chiedono perché gli italiani votano sempre con meno convinzione: sarà perché un giorno dicono una roba e due giorni dopo l'esatto contrario? Chissà.