Pinocchio/ De Corato, non buttiamola sul sentimentale... - Affaritaliani.it

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Pinocchio/ De Corato, non buttiamola sul sentimentale...



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ASCOLTA LA RUBRICA "PINOCCHIO" OGNI GIORNO SU RADIO LOMBARDIA (100.3), IN ONDA ALLE 19.15 DURANTE IL PROGRAMMA DI APPROFONDIMENTO "PANE AL PANE" E IN REPLICA IL GIORNO DOPO ALLE 6.45

C’era una volta la città dei rimpianti. Io non voglio essere cattivo, ma quando leggo certe cavolate atomiche, lo divento. Oggi sui giornali Riccardo De Corato, da più di 30 anni a Palazzo Marino, dice che è molto giù, perché come sapete la lista di Fratelli d’Italia non è stata ammessa per vizi di forma alle elezioni. E che è giù perché Palazzo Marino “era un po’ casa sua”, come dichiara a Repubblica. In effetti, più “vecchio” di lui, nelle aule comunali, c’è solo Basilio Rizzo, che probabilmente ce la farà a rientrare in virtù del suo status di candidato sindaco per Milano in Comune. Posso capire il dispiacere, ma dobbiamo dircela una cosa, e dircela chiara: non deve importare da quanto uno frequenta le istituzioni. Nè se da troppo né se da troppo poco. Non sono un fan della rottamazione, ma neanche un nostalgico incattivito che non concepisce il mondo della politica milanese senza, appunto, De Corato oppure Basilio Rizzo. Ovvio, può fare dispiacere. Ma ritengo non si possano addurre motivazioni “di cuore” quando la politica ha anche parti “tecniche”, come la presentazione di moduli. Facciano ricorso al Tar e lo facciano presto. Dopo, si vedrà. Senza cuore, ma con tanto cervello. Perché niente e nessuno è eterno, pur con tutto il dispiacere che questo potrebbe comportare. Siamo sopravvissuti alla scomparsa dopo sessanta anni del partito comunista dal Parlamento. Sopravviveremo anche a questo, no?








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