Milano
Pinocchio/Girandola primarie, tanto rumore per nulla

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C’era una volta un Paese nel quale si facevano delle giravolte incredibili. Guardiamo Milano. In un primo tempo il centrosinistra aveva proposto il 7 febbraio come data per fare le primarie nelle quali si sfideranno Giuseppe Sala, Francesca Balzani e Pierfrancesco Majorino, sempre che non ci siano anche Roberto Caputo, Lele Fiano e Antonio Iannetta. Poi, però, questa data è sembrata improvvisamente troppo ravvicinata. E qualcuno ha proposto di spostarla a marzo. Poi, però, il sindaco si è impuntato che si dovevano fare il 7 febbraio. Poi, però, il sindaco è andato a Roma da Renzi e ha proposto di farle il 28 febbraio. E allora il Pd è andato in riunione con Sel e ha deciso di farle il 7 febbraio. Cioè, la prima data in cui si era concordato di farle. Questo giro di date, assolutamente inutile, mi ricorda l’andamento della politica e della burocrazia in Italia, purtroppo sempre più assimilabili. Ci si attacca alle date come ai lampioni, come gli ubriachi, cercando di non andare a sbattere.