Pinocchio/La politica anti-smog? Sperare che piova...

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C’era una volta la politica concertata, quella in cui tutti partecipavano e poi - sperabilmente - si prendevano decisioni. Ve lo ricordate l’inizio della campagna delle primarie? Io sì: il primo tema fu l’inquinamento, con lo sforamento dei limiti. Ecco, salvo interventi di Giove Pluvio, pare che finiremo un po’ alla stessa maniera, soffocando, giacché si vota il 7 febbraio e di ricette ne sono state proposte ma non applicate. Intanto la Regione Lombardia, che non si capisce se stia aspettando come il suo leader Maroni l’esito del voto anche lei, convoca un tavolo aria in Regione. Tutti tecnici, si analizzano i dati. Peccato che ai sindaci, l’invito non sia neppure arrivato. Così, si arriverà con tutta probabilità, salvo interventi divini di tipo meteorologico, al blocco delle auto che alla fine non farà nessuno perché i sindaci, giustamente, se non sono coinvolti nella fase decisionale di prendere ordini non hanno proprio voglia. In tutto questo che sembra una baruffa da pollaio, vien da chiedersi una cosa sola: ma dove è finita la politica, che concerta e poi decide? Qui più che concertare c’è sempre uno, ora di destra, ora di sinistra, che se la canta e se la suona da solo.