Pinocchio/Pregi e difetti, ma Bedori intanto c'è - Affaritaliani.it

Milano

Pinocchio/Pregi e difetti, ma Bedori intanto c'è

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C’era una volta un Paese, Milano, dove c’era un solo candidato sindaco. Sì, perché sotto la Madonnina, tra attese, rinvii, primarie, consultazioni dal basso, consultazioni in alto, consigli, retroscena, rumors e insomma tutto quello che compone l’agone politico in assenza di politica, alla fine c’era un solo candidato solo. Il suo nome? Patrizia Bedori. Lei arriva dal Movimento 5 Stelle e qualche dote, almeno dalle pochissime uscite, tutte televisive, che abbiamo visto, ce l’ha. Ad esempio, è molto convinta di se stessa e vuole dimostrare che il Movimento ha la forza di convincere anche i milanesi. Pure qualche pecca, ce l’ha. Per esempio, il fatto di essere stata eletta da 330 votanti, che per quanto possano essere qualificati, sono comunque solo 330. Se fate conto che i sondaggi si basano su 1000 persone e spesso cannano, si capisce che 330 qualificatissimi cittadini votanti sono comunque pochi. Detto questo, ha anche un pregio: c’è, è in campo, e probabilmente vuole anche dire la sua. Mi piacerebbe rispondesse sulla città e sulle sue complessità. Ad esempio: riapertura dei Navigli sì o no? Estensione dell’area C alla cerchia dei Bastioni sì o no? Moschee sì o no? Riqualificazione degli scali ferroviari sì o no? Con una avvertenza: non bisognerebbe lasciarle dire che “deciderà il web”. Perché lei è candidata adesso. Ed è adesso che i cittadini vogliono sapere che tipo di sindaco vuole essere per Milano.








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