Milano
Pinocchio/ Profughi a Expo, Milano a Roma non conta nulla
ASCOLTA LA RUBRICA "PINOCCHIO" OGNI GIORNO SU RADIO LOMBARDIA (100.3) ALLE 19.15

ASCOLTA LA RUBRICA "PINOCCHIO" OGNI GIORNO SU RADIO LOMBARDIA (100.3), IN ONDA ALLE 19.15 DURANTE IL PROGRAMMA DI APPROFONDIMENTO "PANE AL PANE" E IN REPLICA IL GIORNO DOPO ALLE 6.45
C’era una volta un Paese che girava la testa dall’altra parte. Inutile dire che sto parlando di questa Italia un po’ egoista, e di sicuro dotata di massicce dosi di stupidità. L’argomento è quello dei migranti, dei profughi, di chi scappa dalla guerra. Ogni sera, al telegiornale, vediamo quei poveri bambini bloccati in un campo laggiù in Grecia. E molti si commuovono, dicono che l’Europa non può lasciarli così. Anche perché da quando Angela Merkel ha annunciato l’apertura delle frontiere e che lei, la salvatrice teutonica del mondo, avrebbe accolto tutti, si sono riversati un milione di persone. Che hanno attraversato tutto l’est Europa, che è collassato sotto il peso e che invece di provare a risolvere i problemi ha fatto la cosa più semplice: un bel muro alto alto, meno solido ma non meno odioso di quello di Berlino, per non far passare i disperati. I quali, ovviamente, si sono riversati giù, in Grecia e in Italia, perché mettere i muri in mare è, oltre che molto stupido, anche abbastanza impossibile. Ora, visto che la gente non si può far sparire, i migranti esistono e in qualche maniera bisognerà pur fare. Il problema è che invece di andare in Europa a picchiare i pugni, magari facendo come la Turchia, che ha chiesto un fantastiliardo di dollari e che magari li otterrà pure, prima o poi, noi subiamo passivamente. E questo è solo un lato della medaglia. L’altro lato, che incrementa la nostra stupidità, è che andiamo a fare pressione laddove ce ne è già un sacco. Non mi pare, e vorrei essere onesto, che il sud Italia, luoghi di frontiera esclusi, pulluli di siriani in fuga dalla guerra. E allora, mi chiedo io, come mai se li deve pigliare l’area del post Expo? Perché mai deve essere sempre su Milano la maggior pressione? Perché mai i problemi devono sempre esser concentrati in un luogo solo invece che diffusi sul territorio per evitare le bombe sociali? Invece di interrogarsi sulle responsabilità di Sala, io penso che dovrebbe essere questo il punto, e anche la vera domanda: perché Milano, a Roma, non conta davvero più nulla?