Milano
Pisapia-Onida-Boeri per Balzani. Le primarie? Un referendum su Renzi

di Fabio Massa
Sabato Francesca Balzani avrà l’evento più importante di queste primarie. Il colpaccio è in preparazione da giorni: riunire sullo stesso palco Valerio Onida, Giuliano Pisapia e Stefano Boeri. La foto simbolo di cui parla Repubblica, sarà quella. L’intento, non dichiarato ma anche abbastanza scontato, è di mandare un segnale al grande popolo arancione (ammesso che esista ancora): tutta l’esperienza di quelle primarie del 2011 che portarono alla vittoria di Giuliano, sta dietro Francesca.
E poi, sempre sullo sfondo, c’è il “potere” di quella parola, della parola di Giuliano. Secondo un sondaggio commissionato da Alessandro Dalai, grande sponsor di Francesca Balzani, il 61 per cento accetterebbe un consiglio dal sindaco di Milano. E qui, si scatenano le interpretazioni. Che cosa vuol dire? Davvero avrà il peso che hanno vociferato? Secondo alcuni, proprio rispetto a quel sondaggio, il numero da tenere in considerazione, è un altro, quello che dice che - più o meno - solo uno su sette potrebbe davvero fare quel che dice Pisapia.
E poi c’è la questione degli elettorati. Dal comitato di Sala si predica grande prudenza ma anche grande calma. Del resto, si dice, Balzani va a pescare tra quelli di Majorino. Al massimo, arriva seconda invece che terza. Ovviamente interpretazione interessata, ma fa capire il clima.
Quello che invece è davvero interessante è la polarizzazione della sfida politica in virtù di quel che avverrà dopo le primarie. Già chi di politica ne capisce, a livello di analisi, spiega ad Affaritaliani.it che se dovesse vincere Giuseppe Sala, con un Giuliano Pisapia così chiaramente schierato, la lettura politica che si potrà dare, il day after, è che Renzi ha battuto Pisapia. E se perdesse, ancora più clamorosamente, che Pisapia ha battuto Renzi. Cade così il mito della terzietà di Milano rispetto alle logiche nazionali. Così come è caduto il mito della terzietà di Pisapia. Commenta ad Affaritaliani.it il segretario Dem Pietro Bussolati: “Ci siamo presi l’impegno di fare le primarie più belle d’Italia. Un impegno che abbiamo condiviso con la coalizione e con il sindaco. Non cambiamo idea e andremo in questa direzione. Se rimarremo terzi? Ci impegneremo ad aumentare la partecipazione in modo da rendere autorevole il candidato alle Primarie che prevarrà”. Infine, nessun giudizio sulla mossa del sindaco: “E’ una cosa che si sapeva e quindi non mi sorprende affatto. Non credo che necessiti di alcun giudizio”.
Intanto rimane incerta la posizione di Sel, che si gioca tutto su Francesca Balzani. Se infatti dovesse vincere Sala i bookmakers puntano su una stagione di conflittualità interna talmente alta da far prevedere una scissione tra chi ha firmato il documento per la candidata di Pisapia e chi invece no…
@FabioAMassa