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Politecnico di Milano, aumentano gli studenti internazionali
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Politecnico di Milano, aumentano gli studenti internazionali

Il rettore del Politecnico Ferruccio Resta, a margine della presentazione della Arch Week, ha confermato i dati anticipati da Affaritaliani.it Milano e che parlano di un aumento di immatricolazioni per l'ateneo nonostante la pandemia. Crescono, in particolare, gli studenti internazionali:  "I numeri delle immatricolazioni il Politecnico li puo' confermare. Noi abbiamo completato il piano delle immatricolazioni: abbiamo il 2 per cento sugli ingegneri, ad Architettura abbiamo il numero chiuso, quindi saturiamo i posti orami da molti anni, lo stesso in Design. Abbiamo una crescita degli studenti internazionali, segno che la qualita' del Politecnico e anche della nostra citta' rimangono attrattive", ha detto Resta, facendo anche un bilancio della prima settimana di lezioni in presenza: "E' stato piacevole e commuovente rivedere un po' di studenti che circolano e le aule semipiene. Devo dire che da parte dei ragazzi e delle ragazze c'e' grande responsabilita'. Hanno voglia di scaricare le energie che hanno accumulato, ma sono rispettosi di quelle che sono delle regole rigide e molto inflessibili che abbiamo dato. E' importante avere la presenza. E' importante farlo con cautela, rispettando le normative, ma ritrovandosi. Lo dobbiamo ai nostri studenti, lo dobbiamo ai nostri docenti, lo dobbiamo a Milano".

"Sara' un anno particolare in cui dovremo avere responsabilita' di prendere un'eredita' importante che e' quella di tante migliaia di persone che sono mancate, di tante migliaia di persone che sono state sicuramente provate, pero' per disegnare un futuro. E l'universita' disegna un futuro", ha osservato il rettore, che nell'occasione della presentazione dell'Arch Week ha ricordato anche la scelta, fatta all'indomani del primo focolaio di coronavirus a Codogno, di sospendere le lezioni in presenza.

"Il 22 febbraio, quando il lunedi' dopo avremmo dovuto iniziare il semestre con 45mila studenti da tutta Italia, abbiamo deciso di sospendere le attivita' di didattica, ma non potevamo assolutamente permettere a 45mila studenti di perdere un semestre. Noi abbiamo risposto all'emergenza cercando di salvaguardare la formazione dei nostri studenti: e' iniziata una corsa contro il tempo per mettere in 15 giorni tutte le lezioni online. E siamo orgogliosi perche' alla fine del semestre il numero di crediti erogati e' lo stesso dell'anno precedente". La didattica a distanza, tuttavia, secondo il rettore del Politecnico di Milano non puo' sostituire quella in presenza: "E' stato un giubbotto di salvataggio in un momento di tempesta, ma e' una responsabilita' del Politecnico non consegnare la vittoria al Covid 19. Quella era l'emergenza e l'abbiamo gestita. Oggi serve capire cosa c'era di buono di quell'emergenza e portarlo nel futuro e cosa e' stato semplicemente gestione di emergenza. Dobbiamo convivere con il virus, non abbandonando la relazione sociale. Per questo lunedi' scorso 22mila ragazzi hanno ricominciato a entrare nelle aule del Politecnico".

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