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Milano
Portello tra Rai e Ospedale. Waiting for Salini (nella palude)
L'area Portello

Portello tra Rai e Ospedale. Waiting for Salini (nella palude)

Waiting for Salini. Sono anni che si parla della Rai al Portello. E un paio d'anni fa sembrava davvero la volta buona per lasciare i fatiscenti studi di via Mecenate, ormai inadatti alla produzione milanese della televisione di Stato. Che con Milano ha sempre avuto un rapporto tormentato. Tante promesse, pochissimi fatti. L'ultima promessa, enorme e non mantenuta, quella di creare uno spazio per la Rai all'interno di Expo e del post-Expo. Nulla di fatto. Poi c'è tutto il bailamme sul Portello. Di proprietà di Fondazione Fiera, sotto la gestione Benito Benedini, allora presidente di FFM, il Portello viene assegnato al Milan per fare il nuovo stadio. Nulla di fatto. La palla passa al secondo "classificato" tra i tre progetti, quello del gruppo Vitali, mentre in Fiera arriva l’attuale presidente di Cdp Giovanni Gorno Tempini.


Ma il progetto di Vitali non incontra il favore del Comune. Il progetto non piace per nulla. Così, inizia un contenzioso legale che a pochi mesi dell'insediamento il nuovo presidente di Fondazione Fiera, Enrico Pazzali, sarà concluso spianando finalmente la strada all'arrivo della Rai, che nel frattempo aveva espresso il proprio interesse sull'area. Ma le incertezze dell'amministratore delegato Salini hanno fatto passare altri mesi, e poi è arrivato il Covid, che ha scompigliato le vite degli italiani e delle aziende. Al Portello Fondazione Fiera ha lanciato l'Ospedale, posti letto pagati da privati per supportare lo sforzo regionale e mai usati per il declinare della pandemia. L'Ospedale in Fiera è stato dichiarato come strategico per una eventuale seconda ondata. Ora però i lavoratori della Rai, secondo quanto riportato alcuni giorni fa dal Giorno e ribadito oggi dal Corriere, sono assai preoccupati: le condizioni a Mecenate si fanno sempre più complicate. "Chiediamo alle istituzioni coinvolte, in primis alla Regione, di prendere una decisione definitiva sull’ospedale – spiega Francesco Aufieri, segretario generale della Slc-Cgil di Milano – perché se non verrà smantellato allora deve essere individuata rapidamente una soluzione alternativa per il centro di produzione Rai. Sono anni che aspettiamo, e non abbiamo intenzione di tollerare altri ritardi". L'ospedale è tuttavia una installazione temporanea, che verrà tenuta in piedi per la durata dell'emergenza. Ad oggi, dalla Rai non c'è stata la firma su nessun contratto e la situazione pare essere entrata un'altra volta in una fase di stallo. Con Fondazione pronta ad ascoltare la Rai, che tuttavia tace, impegnata in una palude assai profonda. Che succederà dunque al Portello? Si attende la riapertura delle trattative. Se mai ci sarà.

fabio.massa@affaritaliani.it

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