Milano

Pre-test di Burioni: promossi solo 10 su 408, è polemica web

Redazione

E' polemica sui social per il pre-test di Microbiologia di Roberto Burioni al San Raffaele: promossi 10 candidati su 408, ma per il virologo "nulla di anomalo"

Pre-test di Burioni: promossi solo 10 su 408, è polemica web

Valanga di polemiche web contro Roberto Burioni. Al centro delle critiche il pre-test dell'esame di Microbiologia, modalità di preselezione che il virologo utilizza da più dieci anni al San Raffaele di Milano. Quest'anno, però, solo 10 candidati su 408 sono stati promossi.  La prova consisteva in 8 domande a scelta multipla a cui rispondere in 15 minuti. Pochissimi hanno saputo rispondere correttamente a tutte i quesiti e potranno perciò sostenere l'esame. Burioni aveva già utilizzato il test al corso di Odontoiatria e di Biotecnologie, però con risposte aperte. Era la prima volta che il virologo lo sottoponeva anche agli studenti di Medicina per il corso di Microbiologia, precedentemente retto da un altro docente.

Lo sfogo di una studentessa

Una studentessa di Medicina si è sfogata con un video su TikTok , poi rimosso, in cui affermava che è non è normale che così tante persone vengano bocciate, tra cui studenti "che prendono sempre 30 o 30 e lode". Dopo aver rimosso il primo video, la ragazza ne ha pubblicato un altro in cui chiede se qualcuno conosce un avvocato da consigliarle.

Burioni: "Nulla di anomalo"

Per il noto virologo, invece, non c'è "nulla di anomalo". Burioni, raggiunto dall'Adnkronos Salute, ha fatto sapere che si tratta di "un esame come ne faccio da 20 anni al San Raffaele - spiega - è il primo appello, momento in cui spesso gli studenti, anche quelli molto studiosi, devono prendere 'le misure' alla materia. Nella mia esperienza tutti correggono il loro modo di studiare e superano l'esame brillantemente in un appello successivo". Trattandosi di un pre-test, dunque, il virologo non vede alcun ostacolo per i ragazzi. A cui però consiglia di approfondire lo studio: "Il 17% dei partecipanti a questo appello ignorava l'agente eziologico della scarlattina. Mentre il 44% non ha saputo indicare come fare una diagnosi di influenza".

 

 

 








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