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Presidenza Anci, la grande corsa tra Sud e Nord che passa anche per Milano
Beppe Sala

Presidenza Anci, la grande corsa tra Sud e Nord che passa anche per Milano. Inside

E' partita la corsa per la presidenza di Anci, e l'intreccio - complicato - riguarda tutta Italia ma anche Milano. La storia è un garbuglio di istanze personali, istanze territoriali, politica, europee, regionali con una spruzzata di giochi interni alle correnti del Pd. La vicenda origina in Puglia, e precisamente a Bari, dove il sindaco è Antonio Decaro. E' anche il presidente di ANCI, l'Associazione Nazionale Comuni Italiani, potentissima e visibilissima aggregazione dei sindaci di tutta Italia.

In qualità di presidente ANCI gestisce molte partite, alcune assai visibili di confronto politico con il governo in carica, altre meno visibili ma molto succose dal punto di vista economico con il sistema dei consorzi e dunque con Comieco, per lo smaltimento dei rifiuti. Ma questa è un'altra storia (anche se in effetti è il vero succo della storia). Antonio Decaro pare assai intenzionato a correre alle Europee, e se sarà candidato pare molto probabile che sarà recordman di preferenze nel sud Italia. Già i bookmaker lo danno come primo degli eletti. Il ruolo di parlamentare europeo però è incompatibile con quello di sindaco, e così dovrebbe lasciare la carica territoriale e pure quella aggregativa: addio ANCI. C'è un collaterale: pare che il fine ultimo di Decaro sia quello di correre per la regione, ma solo se Michele Emiliano non potrà fare il terzo mandato, essendo nelle stesse condizioni di Luca Zaia.

Presidenza Anci: come ragiona il Pd

Tornando ad ANCI, la presidenza dovrebbe toccare, ancora una volta, al centrosinistra, e segnatamente al Partito Democratico. La maggioranza dei comuni è infatti saldamente in mano al Pd. E il Pd ha una logica anche correntizia. Se si vuol premiare l'area Bonaccini, lo sconfitto al congresso ma che conta ancora moltissimo nel partito, il candidato potrebbe essere Stefano Lo Russo, sindaco di Torino. Se invece Elly Schlein volesse una espressione della propria corrente potrebbe virare su Luca Lepore, sindaco di Bologna.

E se emergesse la candidatura di Beppe Sala?

C'è però chi pensa che per una logica territoriale di continuità la nomina debba rimanere nel sud Italia, e quindi aspira molto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Che però non è del Partito Democratico, ma indipendente. A questo punto potrebbe emergere però un'altra candidatura di grande caratura, con una logica di discontinuità rispetto al meridione, e dunque alla presidenza di ANCI ancora a Sud, e con una logica di non contiguità con nessuna area del Pd in quanto indipendente: Beppe Sala. Il sindaco di Milano ha ben governato nel primo mandato e ha stravinto nel secondo. Ha una reputation solida e una capacità di veicolare i propri messaggi tramite i media. Potrebbe essere un buon presidente di Anci? Sicuramente sì. Ma la strada è lunga. Ed è appena cominciata.

fabio.massa@affaritaliani.it








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