Processo Maugeri, chiesti 9 anni per Formigoni. Lui: "Tesi inconsistenti" - Affaritaliani.it

Milano

Processo Maugeri, chiesti 9 anni per Formigoni. Lui: "Tesi inconsistenti"

Proesso Maugeri: le sentenze per Roberto Formigoni e gli altri indagati potrebbero arrivare già a Natale

Roberto Formigoni come il senatore americano Duke Cunningham. A paragonarli e' il pm di Milano Laura Pedio in un passaggio delle sue repliche nel processo Maugeri in cui l'ex governatore lombardo e attuale senatore di Ncd e' imputato per associazione a delinquere e corruzione perche' avrebbe ricevuto "utilita'", tra cui soggiorni su imbarcazioni durante vacanze esotiche, in cambio di favori alla Fondazione pavese e al San Raffaele. Il rappresentante della pubblica accusa ha invitato i giudici della X sezione penale a cercare sul web la storia di Cunningham, "condannato a otto e quattro mesi di carcere" per vicende simili a quelle contestate al 'Celeste'. L'esponente politico americano e' stato corrotto, ha spiegato Pedio, "anche con imbarcazioni, viaggi aerei e beni di antiquariato che richiamano alla mente i quadri destinati a Formigoni, di cui questa Procura attende ancora notizie". Tuttavia, per il magistrato, che ha chiesto assieme al collega Antonio Pastore la condanna a 9 anni di carcere, "non e' necessario andare oltreoceano" per trovare storie giudiziarie analoghe a quella di Formigoni. "Leggete per esempio - ha esortato i giudici - la sentenza con cui la Cassazione ha condannato nel 2009 il direttore generale della sanita' piemontese per essere stato corrotto con utilita' come la crociera alla moglie". Secondo l'accusa, dalle casse della Maugeri sarebbero usciti circa 61 milioni di euro tra il '97 e il 2011 e dalle casse del S. Raffaele tra il 2005 e il 2006 altri nove milioni di euro. Tutti soldi che sarebbero confluiti sui conti e sulle societa' dell'uomo d'affari Pierangelo Dacco' e dell'ex assessore alla Sanita' lombarda Antonio Simone, presunti collettori delle tangenti, i quali poi avrebbero garantito circa otto milioni di euro in benefit di lusso, tra cui vacanze, l'uso di yacht e finanziamenti per la campagna elettorale, all'allora governatore lombardo. Le foto delle vacanze in barca di Formigoni sono state acquisite e sono entrate a far parte degli atti del processo.

PROCESSO MAUGERI, SENTENZA GIA' A NATALE - Arrivera' forse prima di Natale la sentenza del processo Maugeri che vede imputate dieci persone, tra cui l'ex governatore lombardo Roberto Formigoni, l'uomo d'affari Pierangelo Dacco' e l'ex assessore alla Sanita' lombarda Antonio Simone. Per l'attuale senatore di Ncd sono stati chiesti 9 anni, per gli altri due 8 anni. Nell'udienza di ieri e' stato dato spazio alle repliche della Procura. Terminato l'intervento del pm Laura Pedio, i giudici hanno fissato le prossime udienze il 15 e il 22 dicembre quando tocchera' l'ultima parola agli avvocati. Per quest'ultima data, il Tribunale ha invitato i difensori a organizzarsi per parlare in non piu' di due di loro, facendo intendere che potrebbe gia' essere il giorno della camera di consiglio per decidere il verdetto. Nel suo discorso, il pm ha ribadito che la Procura "ha argomenti convincenti e insuperabili e non ho timore a usare questo aggettivo su cui i legali hanno fatto qualche ironia". Quelle che alcuni difensori hanno chiamato "cortesie tra amici" non 'e' dubbio per il pm che siano "nel nostro ordinamento dei pagamenti corruttivi". In particolare, sul "comportamento di Dacco' e Simone gli avvocati hanno parlato di millanterie - ha argomentato Pedio - ma non sono stati in grado di coltivare questa ipotesi di millanteria . Com'e' possibile che in oltre 10 anni Formigoni non si sia accorto di queste millanterie? Solo Formigoni ne sarebbbe stato all'oscuro perche' anche gli uscieri della Regione sapevano dei suoi rapporti con Dacco' e Simone. Se davvero fossero state millanterie, Formigoni avrebbe dovuto urlare il suo disappunto in aula e prendere le distanze da comportamenti cosi' gravi ma si e' invece giustificato accusando la Procura di non conoscere il significato della parola amicizia". Il pm ha anche contrastato la tesi difensiva secondo cui "i malati non c'entrano niente" con questa vicenda. "Milioni di soldi pubblici destinati alla sanita' e alla ricerca finivano nelle tasche di Dacco' e Simone anche per finanziare i sollazzi di Formigoni e Perego (ndr Alberto, ex membro di Cl convivente di Formigoni per il quale sono stati cheisti 5 anni)".

FORMIGONI: "DA PM DISCO ROTTO E ACCUSE INCONSISTENTI" - "Nel corso della replica di oggi, la pm Pedio ha ripetuto ancora una volta - appunto come un disco rotto - lo stesso stanco refrain che va solfeggiando da quattro anni, citando argomenti gia' chiarissimamente confutati e dimostrati falsi da me e dalla mia difesa". E' quanto afferma in una nota Roberto Formigoni in merito alle repliche del pm di Milano, Laura Pedio, nell'ambito del processo Maugeri. Per Formigoni "basta un solo esempio: la pm Pedio ha ripetuto che 'per 10 anni non avrei speso un euro dei miei soldi'. Peccato per lei che negli atti del processo ci sia una visura del mio conto corrente - depositata dalla stessa Procura - da cui risulta inoppugnabilmente un'uscita annua dai 50 ai 70mila euro, che era la cifra che mi serviva per far fronte a tutte le mie esigenze di vita e di studio. Tutti gli argomenti accusatori hanno la valenza di questo: del tutto inconsistenti".








A2A