Milano
Profughi all'Expo, Maroni accusa Sala. Il manager: non ne so nulla

"Ho appreso anche io questa notizia ieri sera e la cosa che mi ha lasciato sorpreso, e' che pare che il Prefetto di Milano, che stimo e conosco bene, abbia preso questa decisione in base a un accordo intercorso con l'ex commissario Expo e non con la societa'. Mi riservo di verificare, ma se fosse cosi', non sarebbe una cosa accettabile". Lo ha detto il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, nell'ambito di 'Dillo alla Lombardia' a proposito della possibilita' che alcuni immigrati siano inviati nel campo base dell'area Expo.
MARONI: "SO DI UNA LETTERA IN CUI SI NOMINA SALA..." - "Noi ci stiamo impegnando molto sull'area Expo per evitare il degrado e le occupazioni abusive e per evitare che succeda quello che accadrebbe se venissero mandati li' gli immigrati. Al contrario, noi abbiamo messo risorse e fatto programmi. Valuteremo, ma non cambio idea: quella e' un'area che deve rimanere viva da qui a quando si aprira' il cantiere del post Expo". "Credo che sia un errore. Prendo atto di questa decisione, non ho alcun potere per impedirla, ma ho fatto presente la mia totale contrarieta'". Lo ha ribadito il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, conversando con i giornalisti al termine di 'Dillo alla Lombardia', in relazione notizia, confermata nel pomeriggio dalla Prefettura di Milano, che alcuni immigrati saranno trasferiti nell'area Expo. I cronisti hanno chiesto al governatore, se e' convinto che questa decisione sia stata presa in autonomia da parte della Prefettura del capoluogo. "Io - ha risposto Maroni - so di una lettera che sarebbe stata mandata alla societa' Expo, nella quale si dice che in merito ci sarebbe stato un accordo con l'ex commissario Giuseppe Sala. Se cosi' fosse, sarebbe ancora piu' grave, perche' lui non poteva decidere senza coinvolgere il Consiglio di amministrazione e, vista la delicatezza della questione, senza informare il presidente della Regione. Mi riservo comunque di fare gli approfondimenti necessari, ma soprattutto confermo la mia totale contrarieta' a questo insediamento"
SALA: "NESSUNA MIA DECISIONE, SOLO BACCANO ELETTORALE" - Giuseppe Sala smentisce di aver preso parte alla decisione del prefetto di Milano, Alessandro Marangoni, di inviare profughi sul campo base Expo. Rispondendo a Roberto Maroni che l'aveva direttamente chiamato in causa, Sala ha chiarito: "Nessuna mia decisione sulla emergenza profughi, meglio sarebbe stato che Maroni si fosse informato prima, facendo le sue verifiche e magari sentendo il rappresentante della Regione Lombardia nel CdA di Expo 2015. Ma forse - ha aggiunto Sala - mi chiama indebitamente in causa solo per fare un po' di baccano elettorale. Comunque confermo che nel corso del 2015 avevo portato la richiesta informale della prefettura in Consiglio e che lo stesso Consiglio aveva preferito rinviare qualsiasi decisione sull'utilizzo del cosiddetto Campo Base di Expo. Da quel momento non ho piu' sentito parlare di questo argomento".
ALFIERI (PD): "MARONI CHIEDA INFORMAZIONI AL SUO AVVOCATO-CONSIGLIERE" - “Maroni tenta di strumentalizzare Expo per la campagna elettorale di Milano. L’attacco a Sala è fuori tempo e fuori luogo visto che ormai da due mesi non ha più responsabilità sulle scelte della società, di cui Regione invece fa parte. Il Governatore ha tutti gli strumenti per informarsi e per condizionare le scelte, visto che nel consiglio di amministrazione di Expo ha nominato, il suo avvocato, persona di sua piena fiducia”. Lo dichiara il segretario e consigliere regionale del Pd lombardo Alessandro Alfieri in risposta alle dichiarazioni del presidente della Regione Lombarda, Roberto Maroni, sulla possibilità che alcuni profughi siano trasferiti all'interno del campo base di Expo.
PARISI: "SOLUZIONE SBAGLIATA" - "Il problema non è l'accoglienza o meno dei profughi: la Lombardia ha già fatto molto più che qualsiasi altra Regione italiana. È la scelta del luogo a destare perplessità. Lì Milano vuole innovazione, alta qualità di vita e servizi, ricerca, lavoro. Scegliere di metterci un campo profughi che poi rimane per chissà quanto è una scelta che deprime tutto il progetto." Ad affermarlo il candidato sindaco di Milano per il centrodestra Stefano Parisi. "Il prefetto Marangoni evidentemente deve gestire un'emergenza e dare seguito alle indicazioni del governo. Ma è una soluzione sbagliata per Milano. Abbiamo infrastrutturato e investito su un'area con l'idea che divenisse un polo di eccellenza e una grande opportunità di sviluppo per Milano. Così andiamo nella direzione opposta".
BONI (LEGA): "PREFETTO CI RIPENSI" - "Il Prefetto di Milano ci ripensi e smentisca immediatamente l'ipotesi di un trasferimento degli immigrati richiedenti asilo nei vari container prefabbricati presenti nel campo base del sito Expo. E' pura follia l'idea di portare centinaia o migliaia di immigrati in quell'area: significherebbe trasformarla in una baraccopoli dove regnerebbero il degrado e il caos, soprattutto in questa delicata fase in cui ancora non sono stati aperti i cantieri per il dopo Expo. Il rischio è che poi gli immigrati rimangano lì e quell'area diventi il più grande 'hotspot' presente sul territorio italiano." Così in una nota il deputato della Lega Nord e Segretario della Lega Lombarda, Paolo Grimoldi, e il segretario della Lega Nord Milano, Davide Boni.
IWOBI (LEGA): "SIAMO ALLA FOLLIA" - "Siamo alla follia. Al peggio non c'è mai fine. La Prefettura di Milano intende trasformare l'area ex Expo in un campo profughi. Anziché cominciare seriamente a respingere e a rimpatriare i clandestini - la maggior parte di chi sbarca infatti non scappa da nessuna guerra - si pensa di usare quella che è stata la vetrina di Milano e dell'Italia nel mondo come campo profughi. Ha proprio ragione Matteo Salvini: abolizione degli inutili prefetti e dimissioni immediate dell'abusivo Renzi e del suo governo illegittimo e non eletto da nessuno". Lo afferma Tony Iwobi, responsabile federale Dipartimento Sicurezza e Immigrazione della Lega Nord.
ALTITONANTE (FI): "EXPO NON SARA' CARA MINEO DEL NORD" - "Quella di trasformare il campo base di Expo in un campo profughi è una decisione che il Prefetto può prendere, certo. Immaginiamo anche quali indicazioni siano arrivate dal Governo Renzi, da cui la Prefettura dipende. Oggi si chiede al Prefetto di accogliere alcuni immigrati e la decisione può sembrare ragionevole. Il problema è che noi sappiamo bene che domani diventeranno centinaia, migliaia… Dicono sia una piccola area, ma parliamo di una superficie pari all’incirca a quella di due campi da calcio, 27 palazzine: Milano non sarà la Cara di Mineo del nord. L’intera area diventerebbe presto un luogo di abbandono, degrado e insicurezza, un ghetto per immigrati. Pensiamo a quello che è accaduto nei mesi scorsi in stazione Centrale. Ricordo i problemi che ci sono stati in Piazza Duca d’Aosta con i nuovi spazi commerciali, chiusi ancor prima di aprire per accogliere – in modo indecente – gli immigrati. Non possiamo pensare che un campo profughi non avrà ripercussioni su tutta l’area, con il rischio di affossare prospettive di sviluppo per il futuro e progetti innovativi, ad esempio, per la ricerca scientifica, l’università, l’economia, il lavoro, la vita sociale». È il commento del Coordinatore di Forza Italia a Milano, Fabio Altitonante, che conclude con una proposta: «considerando che il campo base di Expo è già predisposto di alloggi e servizi, come la mensa, potrebbe essere adibito a residenze temporanee per aiutare i Milanesi sfrattati, senza casa, costretti a vivere in macchina."
SQUINZI: "MIGRANTI PORTANO SVILUPPO? DIFFICILE DIRLO" - E' difficile dire in questa fase se i migranti "porteranno sviluppo". Lo ha affermato il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, oggi a margine dell'assemblea di Federchimica. "I migranti sono un grande problema - ha aggiunto - che l'Europa deve affrontare mantenendo la propria coesione piu' alta possibile. Io anche come imprenditore ci credo, bisogna pero' pensare anche a creare opportunita' di lavoro e di crescita all'interno dei Paesi da cui vengono".