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Psicosetta delle bestie, il processo prosegue ma il leader è morto
La psicosetta delle bestie

Psicosetta delle bestie, il processo prosegue ma il leader è morto

Processo alla "psicosetta delle bestie": nella giornata di venerdì 31 marzo le due donne lombarde citate come vittime e che avevano chiesto di essere parti civili nel procedimento contro il leader della setta Gianni Maria Guidi, sono state sentite in aula in una intensa udienza a porte chiuse.

Guidi, 79 anni, è nel frattempo deceduto lo scorso 15 marzo e la sua posizione è stata quindi stralciata. Una perizia medica, ricorda Ansa, aveva certificato l'impossibilità ad affrontare il dibattimento. Dopo un recente un ictus, il suo stato di salute si era aggravato. Nei prossimi mesi una nuova perizia medica avrebbe dovuto verificare se vi erano le condizioni per affrontare il giudizio.

Psicosetta delle bestie: 26 imputati per violenze sessuali di gruppo, abusi su minori, riduzione in schiavitù

La 'psicosetta delle bestie' è chiamata così dal fatto che gli adepti avevano nomi di animali. Nel luglio 2020 l'operazione 'Dioniso' della polizia, aveva portato alla sua scoperta. La setta aveva base operativa nella provincia di Novara, a Cerano, e diramazioni a Milano, in provincia di Pavia e in Liguria. Sono 26 le persone le persone imputate. Le accuse sono associazione a delinquere finalizzata a commettere violenze sessuali aggravate e di gruppo, abusi, anche su minori, con riduzione in schiavitù delle vittime. Una terza teste di cui era prevista l'audizione è stata rinviata alla prossima udienza che si svolgerà mercoledì 12 aprile.

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