Qui M5S, la sfida di Corrado. L’importante è la doppia cifra - Affaritaliani.it

Milano

Qui M5S, la sfida di Corrado. L’importante è la doppia cifra

La notte va avanti, tra applausi quando il dato di Corrado sale sopra il 14 per cento

di Fabio Massa
 
“Sai? Questo posto l’ho voluto io. Ho voluto io che facessimo la nottata qui”. Gianluca Corrado ha la voce gentile, anche se un po’ roca. “Eh sì, fumo troppo. Quante? Non lo so neanche”. Poi racconta la sua giornata del voto. “Sono rimasto con i miei bambini, era due mesi che non li vedevo, praticamente”. Fatiche da campagna elettorale. Uno dei suoi due avversari, Beppe Sala, l’ultimo giorno lo ha passato a pranzo con la moglie, poi a guardare un film di Virzì, e infine davanti a una pizza. Se la sinistra sceglie l’EnergoLab e la destra il Marriott, il Movimento 5 Stelle sceglie la via Gluck, al museo del cinema. Affascinante, pieno di locandine. Corrado stempera la tensione girando gli occhi: “Hai visto che belle? Quella è del 1970. Incredibile. Sono tutte originali”. Pochi i giornalisti, giovanissimi tutti. Praticamente niente televisioni, salvo rare eccezioni.

“Ehi, intendiamoci, io i dati degli exit poll non li commento”, premette subito. Poi però si siede e rilascia la sua intervista. Più rigido Vito Crimi, il senatore. Lui parla di quel che vuole lui, parla di affluenza e dà addosso a Renzi: “E’ colpa sua se così poca gente ha votato a Milano”. Poi si allontana, prima che qualcuno possa interloquire. La notte va avanti, tra applausi quando il dato di Corrado sale sopra il 14 per cento. E tra sguardi bassi quando scende. Alla fine la morale è una sola, e viene ribadita da più dirigenti: l’importante è stare sopra il 10 per cento. “Così facciamo crescere il Movimento a Milano”, raccontano i pentastellati. Un auspicio. E per il secondo turno? Ah no, lo sapete, noi non facciamo accordi con nessuno. 
 
@FabioAMassa







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