Milano
Referendum, Comitato Lombardia per il no con Maroni e Ravetto
Presentazione del 'Comitato Lombardia per il No al referendum sulle riforme istituzionali'
"Questa riforma sarebbe solo un danno, in particolare per i cittadini lombardi. Piuttosto, il Governo dovrebbe introdurre i costi standard, prendendo le buone pratiche ed estendendole in un contesto di competizione virtuosa fra Regioni". Lo ha ribadito il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, oggi, a margine di un incontro pubblico a Milano nel corso del quale ha ribadito il suo no alla riforma della costituzione che verra' sottoposta a Referendum. Il Governatore ha osservato che se prevalesse il Si', "si cancellerebbe l'autonomia delle Regioni e dei Comuni. Con la clausola di supremazia, anche le poche competenze delle Regioni potrebbero essere comunque sostituite da una legge nazionale. Se passa la riforma, basta un prefetto, anzi un vice-prefetto, a governare le Regioni. E' un ritorno indietro di oltre 30 anni. Il nostro e' un no convinto e deciso".
"La mia perplessita' su questa riforma e' che non si tratta di una riforma per un governo piu' forte ma per una democrazia piu' debole". Lo afferma l'onorevole di Forza Italia, Laura Ravetto, al Circolo della stampa di Milano per la conferenza stampa del comitato del 'no' lombardo, cui hanno partecipato tra gli altri Mariastella Gelmini, Roberto Maroni, Giancarlo Giorgetti e Ignazio La Russa.
Quando sento poi parlare del taglio dei costi ad opera di questa riforme - prosegue - un po' mi innervosisco perche', ad esempio, non si e' colta l'occasione di eliminare la singolarita' tutta italiana delle Regioni a statuto speciale sulla cui abolizione tutti si dichiarano sempre d'accordo, compreso il Pd, ma che poi di fatto questa cosiddetta riforma non tocca minimamente".