Regionali, inizia il balletto Pd. Majorino: "Muoversi subito". Inside
Elezioni regionali lombarde 2018, tra i democratici la parola d'ordine è "partire in anticipo": in salita la sfida a Maroni
di Fabio Massa
"Maroni, un Presidente di cui non ricorderemo atti particolari, gode di consenso e permette la saldatura "tranquilla" dentro al centrodestra. Varrebbe la pena porsi il problema di come sfidarlo e per tempo, senza giochini di palazzo che non servono sinceramente a un tubo. Sperem..." A scriverlo su Facebook è Pierfrancesco Majorino, assessore al Welfare del Comune di Milano nonché ex sfidante di Beppe Sala alle primarie. E così, insieme alle dichiarazioni di Alessandro Alfieri, che pur essendo di una "corrente" politica diversa, inizia il bailamme democratico in vista delle elezioni regionali 2018 in una terra che ad oggi non pare davvero contendibile, a meno di colpi di scena giudiziari che facciano cadere in anticipo la giunta regionale attuale complice la Legge Severino. Una eventualità che ad oggi si allontana ogni giorno di più.
Quindi, il mantra che inizia a circolare tra i Dem è uno solo: "Partire in anticipo". Subito. Eppure la situazione politica confusa a livello nazionale, con una legge elettorale ancora non identificata, con gli appetiti di chi vuole tornare in Parlamento, di chi vorrebbe candidarsi in Regione, di chi vorrebbe capire se ci saranno le preferenze, i collegi, il proporzionale, il maggioritario, tutto questo rende la questione assolutamente intricata. Quello che pare certo è che la sfida non sarà solo tra renziani, in eventuali primarie. Anche la Sinistra si vorrà misurare sul terreno delle primarie per la candidatura a presidente di Regione Lombardia. Tra i nomi che circolano c'è quello di Onorio Rosati ma non sono escluse sorprese...
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