Regione, per Salvini o Maroni o Giorgetti. Ma in FI c'è chi pensa a Gelmini - Affaritaliani.it

Milano

Regione, per Salvini o Maroni o Giorgetti. Ma in FI c'è chi pensa a Gelmini

Lega: la guerra tra Matteo Salvini e Roberto Maroni è cosa nota. Se la situazione dovesse precipitare, per le Regionali 2018 il piano B è Giorgetti. Ma Fi...

di Fabio Massa

La guerra tra Matteo Salvini e Roberto Maroni è cosa nota. E soprattutto lunga. L'ultimo atto? Secondo quanto può riferire Affaritaliani.it Milano, Salvini non ha affatto digerito la scelta di Michele Vietti nel cda di Finlombarda. E non aveva digerito la scelta dell'ex pm Antonio Di Pietro. Nomine incomprensibili, per il "Capitano" appena riconfermato alla guida del vascello leghista. Nomine difficilmente digeribili, soprattutto da Forza Italia, con la quale Salvini litiga, ma tratta in una infinità di partite. E poi, a Maroni Matteo Salvini imputa anche la scelta alla presidenza di Fondazione Fiera Milano di Benito Benedini, al centro del disastro del Sole 24 Ore. Uno scandalo che per adesso è contenuto, ma che potrebbe esplodere con ancora più violenza. "Se ne avessimo parlato, non avresti fatto questi errori", si dice mormori Matteo. "In Lombardia ho vinto io e quindi governo io", pare sia il mantra di Bobo. Ad ogni modo, il nodo delle prossime amministrative è decisivo.

Ad oggi, nella zona più "pregiata" per la Lega Nord, ovvero la pianura padana, le città più popolose dove la Lega governa sono Novara e Vigevano. Un po' pochino. A Milano il risultato elettorale dell'anno scorso è stato tragico (con il sorpasso, niente affatto scontato, di Forza Italia). Se quest'anno non ci sarà alcun miglioramento le trattative in tutti i territori saranno complicate, in vista dell'appuntamento delle regionali. A queste ultime Salvini è convintissimo di rinnovare Roberto Maroni. Il candidato vincente è lui, e Salvini lo sa. E sa anche che non può in alcun modo perdere la Lombardia, che insieme al Veneto è il cuore del potere leghista. Ma se non fosse Maroni, per via delle vicende giudiziarie che pure tutti guardano con un discreto ottimismo, chi ci sarebbe in lizza? I bene informati parlano ad Affaritaliani.it di un piano B che conterrebbe un solo nome: Giancarlo Giorgetti. Se non sarà Maroni, sarà Giorgetti. Un modo anche per "segnare" il territorio, visto che si agitano acque in Forza Italia.

C'è chi dice che Mariastella Gelmini possa essere la persona giusta per un posto da candidata presidente. Vecchio progetto, se non andrà in porto la nomina a coordinatore nazionale che si gioca con Paolo Romani. Per ora, è fantapolitica. La cosa più probabile è che Bobo si ricandidi. Il Pd sta a guardare, sperando in passo falso. Ma non facendone mezzo in nessuna direzione.

fabio.massa@affaritaliani.it








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