Milano
Regione, ultimatum di Fi a Maroni: “O l’assessore, o scioperiamo”. Inside
di Fabio Massa
Nero su bianco. Otto firme dei consiglieri di Forza Italia su dieci. Contro Roberto Maroni gli azzurri sembrerebbero, stando a quanto può riferire Affaritaliani.it, essersi ricompattati dopo le mille liti che hanno contraddistinto questi anni di governo regionale. Gli unici a non firmare il documento sono stati il vicepresidente Mario Mantovani, ex assessore alla Sanità e ormai nell’orbita più stretta del governatore e Luca Marsico. Che cosa dice questo documento il cui contenuto è stato anticipato ad Affari? Di fatto è un vero e proprio ultimatum: il gruppo di Forza Italia chiede che l’interim alla Sanità preso in carico da Maroni venga riassegnato entro e non oltre il 31 ottobre a un nuovo assessore individuato nel gruppo dei consiglieri e che saranno gli azzurri a consigliare al presidente. In caso contrario, la reazione, pare concordata con Toti e Gelmini, sarà durissima: gli azzurri si asterranno da ogni riunione di consiglio, di commissione e addirittura di giunta regionale. Insomma, lo sciopero bianco che era stato anticipato da Affaritaliani.it qualche giorno fa nella sua versione più dura e puntuta rispetto all’indipendenza sbandierata da Roberto Maroni.
Nella prossima giunta, tra l’altro, verrà ufficializzato che il capodelegazione di Forza Italia non sarà più Mario Mantovani ma diventerà Alessandro Sorte, l’assessore alle Infrastrutture e Trasporti sempre alle prese con il tema problematico di Trenord (puntualità, servizi etc). Sorte è stato preferito a Sala per due ragioni: la prima è che è molto vicino al coordinatore regionale Gelmini, avendone quindi la piena investitura. La seconda è che per Sala, in caso Maroni ceda alle richieste del gruppo azzurro, potrebbero spalancarsi le porte di altri assessorati che richiedono non abbia le mani legate. Lo schema che circola in questi giorni tra Pirellone e Palazzo Lombardia è infatti il seguente: Sala alla Sanità, Gallera promosso assessore alla Casa e un consigliere promosso sottosegretario. Tra le logiche che governerebbero questa scelta anche e soprattutto il fatto che sulla sanità non dovrebbe andare un consigliere milanese, dato che l’anno prossimo si vota e che buona parte del riordino sanitario sarebbe proprio su Milano e quindi si potrebbe verificare un conflitto d’interessi. Logiche e teorie che tuttavia si scontrano con un primo scoglio: ce la farà il gruppo azzurro a battere in questa partita il governatore?
@FabioAMassa
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Dichiarazione Claudio Pedrazzini, Presidente Gruppo Forza Italia in Consiglio regionale della Lombardia:
“Ho letto una ricostruzione degli avvenimenti e degli intendimenti che non corrisponde alla realtà. La posizione ufficiale del Gruppo Forza Italia è quella espressa nel mio comunicato di ieri. Posizione peraltro condivisa dai vertici nazionali e regionali di Forza Italia”.