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Ricerca biomedica, Fontana e Fermi: "11 milioni per progetti di ricerca"

Ricerca biomedica, Fontana e Fermi: "11 milioni per progetti di ricerca"

Oltre 11 milioni di euro per finanziare progetti di ricerca biomedica che aiutino a comprendere i processi patologici alla base delle malattie e le ricadute diagnostiche e terapeutiche nell'ambito della Medicina di precisione.

È la dotazione del bando 'Early Career Award' gestito della Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica riservato a giovani ricercatori presentato questa mattina alla presenza del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana e dell'assessore alla Ricerca, Innovazione e Università, Alessandro Fermi. "La Lombardia - ha esordito Fontana - anche attraverso il lavoro della Fondazione, punta dunque 'forte' sulla Medicina di precisione come strumento per porre sempre più l'individuo e i suoi fabbisogni al centro delle cure e sulla ricerca per combattere malattie rare, cancro e la resistenza antibiotica". "Crediamo molto - ha detto Fermi - nel promuovere, nel settore delle Scienze della Vita, la ricerca scientifica e sanitaria, nel sostenere la ricerca applicata e lo sviluppo sperimentale, l'innovazione e la divulgazione dei risultati della ricerca. Per questo stanziamo 11.140.800 euro per investire in progetti cui risultati siano trasferibili, nel medio periodo, ai pazienti e ai servizi sanitari sul territorio lombardo. In questo modo vogliamo valorizzare il capitale umano non solo per consolidare l'eccellenza scientifica della Lombardia in Italia e in Europa, ma anche per contrastare la fuga dei cervelli".

"Ancora una volta - ha aggiunto - la strategia e la volontà della Lombardia è quella di promuovere le competenze e le abilità dei nostri giovani ricercatori cercando di metterli nelle giuste condizioni per dare forma e contenuto alle proprie iniziative. In questo modo favoriamo anche la crescita e lo sviluppo del sistema sanitario regionale, che necessita di nuove leve e di forze pronte a dare un cambio di passo ad un settore chiamato anno dopo anno a innovarsi e a prestare sempre più attenzione alla ricerca e ai risultati a essa legati".

I progetti di ricerca 

I progetti dovranno afferire alle seguenti specialità: Cardiovascolare, con particolare attenzione all'arresto cardiaco extra-ospedaliero e alla malattia coronarica aterosclerotica; Oncologia, con focus su sviluppo di terapie cellulari in ambito oncologico e onco-ematologico e di terapie e approcci diagnostici basati su principi di medicina nucleare; Neurologia, con focus su innovazione diagnostica e terapeutica nel trattamento delle malattie neuromuscolari e radicali liberi, stress ossidativo e danno neurologico; Malattie rare, con progetti dedicati a percorsi diagnostici precoci, terapie cellulari, e innovazioni chirurgiche per la cura di malattie genetiche rare dell'età pediatrica e/o adulta e Screening neonatale.

Contributi, ecco chi può beneficiarne

Possono beneficiare dei contributi Aziende Socio-Sanitarie Territoriali (ASST), Agenzie di Tutela della Salute (ATS), Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) di diritto pubblico e privato, Azienda Regionale Emergenza Urgenza (AREU) e giovani ricercatori affiliati a Università o Organismi di Ricerca (deve essere convenzionato e svolgere il progetto per almeno 16 ore/settimana presso ASST, ATS, IRCCS o AREU).

La sede operativa deve essere attiva in Lombardia alla data di presentazione della domanda e i ricercatori devono avere massimo 40 anni. La dotazione finanziaria è di 11.140.800 euro e l'importo finanziabile pari a 500.000 euro per progetto. Il budget di ogni annualità non potrà superare il 40% del totale richiesto. Il finanziamento è pari al 100% delle spese ammissibili e il contributo è a fondo perduto.

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