Rimpasto, Maroni incontra l'ex Cav. Sul tavolo il nodo della sanità

di Fabio Massa

L’incontro dovrebbe tenersi oggi, ad Arcore. Un incontro nel quale Roberto Maroni e Silvio Berlusconi vorrebbero ricomporre una vicenda oltremodo complicata, quella dell’assessorato alla Sanità che il governatore, dopo averlo levato al poi arrestato Mario Mantovani, ha tenuto per sé e che adesso vorrebbe rendere a Viviana Beccalossi di Fratelli d’Italia.

La logica, che Affaritaliani.it ha raccontato fin dall’inizio, è che Maroni non vuole un tecnico (gli azzurri avrebbero in questo senso più di un nome già pronto) ma un politico che si possa prendere le responsabilità “politiche” della sanità, giacché per quanto riguarda i capitoli di spesa, questi sono stati portati tutti sotto la presidenza già a settembre. E, dunque, la scelta della Beccalossi. Persona fidata e di valore, che per otto anni è stata vicepresidente con Formigoni, mai sfiorata da scandali.

Il problema è che Forza Italia è in rivolta, e minaccia addirittura l’appoggio esterno alla giunta. Una strada irta di difficoltà, che potrebbe far cadere anticipatamente il governo regionale di Maroni. Ad oggi, sul tavolo ci sarebbero tre opzioni differenti. La prima porta alla nomina della Beccalossi e alla suddivisione delle deleghe al Territorio tra Sorte, Terzi e Fava. La seconda porta alla nomina di Pedrazzini o di Gallera, opzione che per oggi è data difficilmente percorribile. La terza porta a un rinvio della questione a dopo le elezioni, come vorrebbe buona parte di Forza Italia.

In ogni caso, l’irritazione del presidente Maroni è palpabile, in queste ore. Anche perché la vicenda della Sanità si intreccia con tutta un’altra serie di nomine. Un pacchetto davvero imponente, che comprende, ad esempio, la presidenza di Fondazione Fiera, alcune nomine nel mondo delle infrastrutture e anche la creazione del famoso soggetto unico che riunisca tutte le partecipazioni che già furono in pancia alla Provincia di Milano.

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