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Milano
Rota? Voleva Atac a inizio marzo: fece domanda durante il caos M5
Bruno Rota e il bando Atac

di Fabio Massa

Roma, quindi, per Bruno Rota. A confermare l'indiscrezione di Affaritaliani.it Milano è stato lui stesso, dicendo, secondo quanto riferiscono notizie di stampa: "Ci saranno due bandi, un per il dg di Atac e uno per il dg di Atm - riferisce il Corriere della Sera - Io ho già deciso che parteciperò solo al bando per il dg di Atac". Tutto vero, dunque, ma con un errore. E non è un errore da poco. Riguarda i tempi dei verbi usati dall'ormai ex presidente Rota. Usa il futuro: "ci saranno due bandi" e "io parteciperò". Peccato che il bando per diventare dg di Atac è scaduto il 10 marzo scorso. Quindi, tre settimane fa, giorno più giorno meno. E che quindi la domanda per andare alla corte di Virginia Raggi (stipendio 140mila euro lordi più premi ad obiettivi, decisamente meno che a Milano), l'ha avanzata al peggio il 10 marzo, ma più prudentemente nei giorni precedenti.

Eppure il consiglio comunale che sancisce la rottura, nell'immenso pasticcio M5, è del 6 marzo. Proprio in quei giorni Rota decide? Da Roma si riferisce che in effetti con il manager i contatti dei pentastellati sono ben precedenti. Ad ogni modo, secondo inside, ci vorranno ancora una ventina di giorni per il dg di Atac, e una delle questioni sul tavolo, alla quale i manager tutti sono abbastanza sensibili, è quella appunto della retribuzione, che si vorrebbe far salire in modo considerevole proprio con i premi "a obiettivi". Tra stipendi e tempi dei verbi, si tratta di particolari, ovviamente, che non cambiano il quadro generale. Piccole istantanee di un divorzio. Ma quei due verbi al futuro, beh, sono decisamente sbagliati.

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