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Milano
Ruby Quater per Berlusconi, Spinelli: "Tredici Olgettine ancora a libro paga"

Si apre il Ruby quater. Berlusconi indagato: 13 Olgettine 'a libro paga' sino a pochi mesi fa

Nuove accuse a Silvio Berlusconi nell'ambito della vicenda Ruby. Il leader di Forza Italia e' stato nuovamente iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di corruzione in atti giudiziari dalla Procura di Milano per alcune consegne di denaro in contanti, attraverso il ragioniere Giuseppe Spinelli, avvenute fino a pochi mesi fa. E' prevista domani, la decisione del gup di Milano Carlo Ottone De Marchi, sul rinvio a giudizio di Berlusconi nell'ambito del procedimento Ruby ter. Il fondatore di Forza Italia e' accusato di avere corrotto con 10 milioni di euro le testimoni, tra cui anche Ruby.

Sarebbero almeno 13 le ragazze ospiti alle cene ad Arcore a cui Silvio Berlusconi continua a elargire denaro per lo piu' in contanti. Lo ha messo 'nero su bianco' Spinelli, l'uomo addetto ai pagamenti delle 'olgettine', sentito nelle settimane scorse dai pm di Milano nel nuovo capitolo dell'infinita saga giudiziaria 'Ruby'. Spinelli racconta di avere effettuato versamenti fino al novembre scorso, su indicazione dell'ex Cavaliere, a Giovanna Rigato, Elisa Toti, Aris Espinosa, Miriam Loddo, Ioana Visan, Silvia Trevaini, Ioana Claudia Amarghiolae, una delle gemelle De Vivo, Manuela Ferrera, Barbara Guerra, Alessandra Sorcinelli, Iris Berardi, Raissa Skorkina. Sono tutte imputate o indagate nel procedimento Ruby ter. Le cifre che hanno ricevuto si aggirano sui 2500 euro mensili piu' dei lauti 'extra'. Spinelli ha detto ai magistrati che Berlusconi aiuta non solo queste ragazze, ma anche altre.

Ruby Quater, il racconto del "ragioniere-bancomat": ragazze mai appagate

Pressanti nelle loro richieste e mai appagate per quello che ricevono. Cosi' appaiono le ragazze ospiti alle cene di Arcore, tutte imputate o indagate nel procedimento 'Ruby ter', stando al racconto fatto ai magistrati dal ragionier Giuseppe Spinelli, l'addetto ai pagamenti che, per la Procura, avrebbero una natura corruttiva. Una delle gemelle Ferrera si sarebbe recata ad Arcore lamentandosi che le altre ragazze potevano permettersi di fare shopping di lusso da Dolce e Gabbana e lei no. Lo 'schema' dei pagamenti, mette a verbale Spinelli, era quasi sempre identico: le giovani donne andavano da Berlusconi a batter cassa e poi lui riceveva dal fondatore di Forza Italia l'indicazione sull'ammontare dei versamenti che effettuava nel suo ufficio di Segrate. Ad Alessandra Sorcinelli, ogni volta che tornava dagli Usa dove adesso risiede, toccavano 15mila euro. Anche le gemelle De Vivo espressero il loro disappunto ad Arcore ritenendo troppo esigue le 'donazioni'. Nel novembre 2016 Spinelli rivela ai pm di avergli dato 3mila euro al mese a testa, ma le due non erano soddisfatte e volevano tornare tre settimane dopo. Lui, pero', questa volta rifiuto' l'appuntamento.

Il ragioniere 'bancomat' di Silvio Berlusconi, come era soprannominato Spinelli, e' entrato nel dettaglio dei pagamenti alle ragazze. Ha raccontato anche che ad Arsi Espinosa continua a essere 'garantito' l'affitto, ma non riceve piu' contanti, che l'ultima consegna a Iris Berardi risale all'ottobre 2016, mentre Miriam Loddo incassa denaro ogni due mesi. Manuela Ferrera intascherebbe invece dall'aprile 2015 fino all'autunno 2016 circa 3mila euro mensili. In generale, i versamenti di cui parla Spinelli sono compresi in un periodo che va da aprile 2015 fino quasi alla fine dell'anno scorso. L'esistenza della nuova indagine e' emersa dalla richiesta atti dei pm Luca Gaglio e Tiziana Siciliano alle Procure di Monza, Pescara e Treviso, dove sono state spostate per competenza territoriale le posizioni di Rigato, Loddo, Toti ed Espinosa dal gup di Milano nell'ambito dell'indagine Ruby ter. Ora i pm 'rivogliono' quel pezzo di indagine a Milano perche' le dichiarazioni di Spinelli dimostrano che gli ultimi pagamenti sono avvenuti ad Arcore e quindi sarebbero di pertinenza milanese. La Procura di Monza ha gia' risposto restituendo gli atti su Toti ed Espinosa.

Ok dei giudici: Silvio Berlusconi testimone nel processo contro Emilio Fede

Silvio Berlusconi dovrà nel frattempo testimoniare nel processo milanese a carico di Emilio Fede, accusato di concorso in bancarotta fraudolenta insieme a Lele Mora, che ha già patteggiato 1 anno e 6 mesi, per la vicenda del prestito del 2010 da 2 milioni e 750 mila euro all'ex talent scout da parte dell'ex premier (non indagato). Lo hanno deciso i giudici accogliendo la richiesta del pm Eugenio Fusco di citare, tra i testi indicati nella sua lista, anche il leader di FI.

"L'esame di Berlusconi - ha chiarito Fusco, programmando con i giudici i tempi previsti per le audizioni dei testimoni - non dovrebbe essere lungo, una trentina di minuti basteranno e verterà sulle ragioni del prestito". I soldi che l'ex Cav (tramite il suo ragioniere di fiducia Giuseppe Spinelli) versò a Mora per salvare dal fallimento, avvenuto nell'aprile 2011, la sua Lm Management, sarebbero stati distratti, secondo l'accusa, dall'ex talent scout e da Fede. In particolare Fede avrebbe, secondo l'accusa, tenuto per sé oltre un milione.

 

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