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Milano
Ruby ter, teste: "A lei ed ex compagno 3 milioni da Berlusconi"
Foto: LaPresse

Ruby ter, teste: "Fadil mi racconto' di tentativo di corruzione"

Continuano le audizioni dei testimoni presso il Tribunale di Milano nell'ambito del processo 'Ruby ter' a Silvio Berlusconi. Un testimone racconta che Imane Fadil, una delle 'voci' dell'accusa morta a 34 anni per una malattia rara il primo marzo dello scorso anno, gli disse di avere subito un tentativo di corruzione per dire il falso nel processo a carico di Silvio Berlusconi. "Mi spiego' che venne avvicinata da due ragazze in un bar vicino al tribunale - queste le parole del consulente immobiliare, ascoltato davanti ai giudici milanesi - che le avevano proposto non ricordo che cifra per il silenzio. Non ricordo da chi sarebbero provenute quelle somme, ma l'iniziativa non penso venisse dalle ragazze". Di fronte alla contestazione del pm Luca Gaglio che, sentito durante le indagini, individuo' il nome di Silvio Berlusconi come 'pagatore', il testimone, amico dell'allora avvocato di Imane Fadil, ha replicato: "Se ho fatto quel nome, allora era vero". Durante il controesame, il testimone ha poi riferito di un altro tentativo di corruzione nei confronti della ragazza morta: "Mi disse che una ragazza l'aveva avvicinata in discoteca riferendole che c'era la possibilita' di ricevere 500 mila euro". Berlusconi e' accusato di avere 'comprato' il silenzio di testimoni del processo da cui usci' assolto. 

Ruby ter: teste, a lei ed ex compagno 3 mln da Berlusconi

Luca Risso, ex compagno di Ruby, "mi disse che l''operazione' per incassare 3 o 4 milioni con lei era riuscita, la cifra finale ricevuta era sui 3 milioni" e con quei soldi arrivati "da Berlusconi" ando' a "vivere in Messico" con lei e la' fecero "investimenti immobiliari". E' un passaggio della deposizione di Antonio Matera, ex socio di affari di Luca Risso, nel processo Ruby ter. "Risso - ha detto - era innamorato dei soldi, gli interessava Ruby perche' gli avrebbe portato soldi. Voleva andare a vivere in sud America, come poi ha fatto". 

Ruby ter: teste, Fadil era arrabbiata con le altre ragazze

Nel corso della sua deposizione al processo Ruby ter, un testimone ha spiegato di avere conosciuto Imane Fadil, la giovane testimone morta l'anno scorso in seguito a una malattia, "durante una festa, in un locale a Milano". L'aveva poi incontrata piu' volte nello studio dell'allora legale della ragazza, Danila De Domenico, con la quale aveva "un rapporto di amicizia e poi professionale, nel senso che abbiamo tentato insieme di intraprendere un'attivita' immobiliare". "Fadil mi parlava del processo (all'epoca si celebrava quello a carico di Berlusconi, poi assolto, ndr), consigli pero' non ne prendeva da nessuno - ha raccontato - a volte si presentava in studio inc..ta nera, dicendo parolacce, era sbalordita perche', secondo lei, alcune ragazze sentite al processo non avevano detto la verita'. Questo la faceva rabbrividire, ripeteva 'non si fa cosi''. Credo che stesse cosi' perche' aveva un senso etico. Diceva che quasi tutte le ragazze non dicevano la verita'. Restava arrabbiata per qualche giorno". La 34 enne Fadil, ha precisato il teste rispondendo alle domande dei pm, "non aveva assolutamente soldi, faceva alcune serate in discoteca per le quali prendeva un compenso suo 100-150 euro a sera, ne faceva due o tre a settimana. Aveva un ottimo rapporto con la sorella e la madre che stavano a Torino, ma da loro non riceveva aiuti economici". Sull'episodio del presunto tentativo di corruzione in un bar vicino al tribunale, il testimone ha precisato che il "silenzio" che veniva richiesto a Imane sarebbe consistito nel "nascondere qualcosa su quello che aveva visto alla feste, sulla circostanza che le ragazze restavano a dormire da Berlusconi, sui balletti ose'. Ma Imane - ha sottolineato - voleva andare avanti per la sua strada, cioe' dire la verita', quello che aveva visto. Sulle ragazze che le proposero i soldi, mi specifico' che erano due testimoni del processo, che gia' avevano ricevuto dei soldi. Imane mi disse che alcune ospiti avevano preso appartamenti, macchine per le frequentazioni con Berlusconi. Non ricordo i nomi, sull'entita' delle cifre, erano somme notevoli, ventimila, anche cinquantamila". La modella tunisina avrebbe anche "rifiutato cinquemila euro per restare a dormire" ad Arcore. Sulla provenienza dei denari che le sarebbero stati offerti, il testimone e' rimasto vago all'inizio, poi incalzato dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, ha confermato che gli venne fatto il nome di Berlusconi, giustificando l'iniziale incertezza col fatto che "sono passati cinque - sei anni da quando venni ascoltato".

Ruby ter: teste, a lei ed ex compagno 3 mln da Berlusconi

Luca Risso, ex compagno di Ruby, "mi disse che l''operazione' per incassare 3 o 4 milioni con lei era riuscita, la cifra finale ricevuta era sui 3 milioni" e con quei soldi arrivati "da Berlusconi" ando' a "vivere in Messico" con lei e la' fecero "investimenti immobiliari". E' un passaggio della deposizione di Antonio Matera, ex socio di affari di Luca Risso, nel processo Ruby ter. "Risso - ha detto - era innamorato dei soldi, gli interessava Ruby perche' gli avrebbe portato soldi. Voleva andare a vivere in sud America, come poi ha fatto". 

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