Sala alla corte di Draghi? Regione, è rebus sulle cause legali post virus
A emergenza Covid finita, in un eventuale governo Draghi, Sala potrebbe avere un ruolo di primo piano. Gallera invece potrebbe doversi difendere legalmente
Sala alla corte di Draghi? Regione, è rebus sulle cause legali post virus
Un rapporto di fiducia. Amichevole, forse. Di sicuro, di stima reciproca. E' quello che intercorre ormai da anni tra Beppe Sala e Mario Draghi. I due si conoscono, e parlano. E non è un caso che durante la news conference con la Stampa Estera, una manciata di giorni fa, Beppe Sala l'abbia detto chiaro e tondo: "Credo che Mario Draghi sia una persona di grandissimo standing internazionale, abituato a confrontarsi con situazioni di grande complessità. E questa è una situazione di una complessità come non abbiamo mai visto. E quindi sono tra quelli che ritengono che Mario Draghi in qualche forma possa scendere in campo". Fin qui, quel che è ufficiale. Poi ci sono i rumors, i boatos. Come quelli che vedono Beppe Sala come possibile ministro, o - perché no - commissario per la ricostruzione di Milano dopo la distruzione del virus. Questa è una guerra, e che Beppe Sala avesse voglia, già prima dell'estate, di impegnarsi in una partita diversa e più alta rispetto a quella della guida della città, è cosa nota. Così, c'è chi ipotizza che il primo cittadino potrebbe essere chiamato da un eventuale governo Draghi in un ruolo di primo piano. Ormai mancano pochi mesi, ma decisivi, fino alle elezioni. Ed è chiaro che Milano avrà bisogno del governo come mai prima. Non potrà affidarsi solo alla propria capacità di reagire. E dunque? Dunque c'è chi riferisce ad Affaritaliani.it Milano l'auspicio di alcuni di vedere Beppe Sala impegnato a Roma. Per Milano, ovviamente.
Sul fronte opposto la candidatura di Giulio Gallera è ancora in campo, anche se lui ha ovviamente smentito di volersi impegnare in un momento di emergenza come questo. Tuttavia c'è chi prevede che dopo l'emergenza sanitaria arriverà quella giudiziaria. Se il governo infatti non varerà lo scudo anche per gli amministratori, ci saranno decine e decine di cause che coinvolgeranno penalmente e civilmente la Regione e i suoi amministratori. Già in questi giorni l'ordine degli avvocati della Lombardia è dovuto intervenire contro legali che "approfittano della situazione per accaparrarsi «clientela» con «operazioni di marketing», spingendosi a «sollecitare da parte dei familiari delle vittime azioni risarcitorie contro ospedali, medici ed infermieri, ossia proprio coloro che in questo momento mettono a repentaglio la propria vita per salvare la nostra". La coda lunga della crisi Covid, anche dopo che - sperabilmente - sarà alle spalle, potrebbe portare a una scia di cause e polemiche tali da impegnare Gallera in una complessa battaglia legale. E' anche vero che - secondo quanto può riferire Affaritaliani.it Milano - la Regione avrebbe adottato tutta una serie di atti per tutelarsi nei confronti del governo dal punto di vista delle responsabilità sui dispositivi medici forniti al personale sanitario. Basterà per evitare una mole tale di cause da far prevedere a qualcuno, a Roma, addirittura un default dell'Ente? Le conseguenze potrebbero essere incredibili, anche sul piano politico regionale.
fabio.massa@affaritaliani.it
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