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Milano
Sala chiama Tedone, ma lei: "Siamo su fronti opposti" e Lilin rinuncia
Beppe Sala

Sala chiama Tedone, ma lei: "Siamo su fronti opposti" e Lilin rinuncia

Bianca Tedone, candidata sindaca di Potere al Popolo a Milano riferisce - riporta Mianews - di aver ricevuto una telefonata dal sindaco Giuseppe Sala in vista delle prossime amministrative. “Sala mi ha manifestato la sua disponibilità ad un confronto e io mi sono limitata a rispondergli che ci troviamo su fronti opposti e inconciliabili - afferma Tedone -. Ci chiediamo come mai Sala si sia preso la briga di telefonare al candidato sindaco di Potere al Popolo, che è un’organizzazione politica che da sempre dice di voler rompere completamente le compatibilità e ribaltare il modello di città che Sala e le giunte precedenti di centrodestra e di centrosinistra hanno costruito, modello che è buono soltanto per i manager arricchiti come appunto Sala e la Moratti.” “

Forse Sala sperava di provare a normalizzare l’unica voce fuori dal coro in questa campagna elettorale dove si respira un clima di larghe intese con i candidati che non perdono occasione di farsi i complimenti l’un l’altro a dimostrazione che non c’è nessuna alternativa in campo se non la nostra di Potere al Popolo.”

“L’inconciliabilità tra noi di Potere al Popolo e Sala e il PD si è manifestata in modo emblematico l’altro ieri: mentre Sala era a una conferenza sulle tematiche di genere a dirsi dispiaciuto del fatto che io sia l’unica candidata sindaca e a parlare di questioni di genere con i rappresentati di Assolombarda e di fondazione Cariplo - cioè di chi sfrutta i lavoratori e le lavoratrici, di chi specula su questa città - noi eravamo davanti alla Conad di Via Quaranta a contestare la scandalosa proposta di uno stage a 500 euro al mese per 40 ore settimanali. Mentre dunque Sala trasformava la parità di genere nell’ennesima occasione di profitto per pochi strizzando l’occhio soltanto alle donne manager e privilegiate parlando di incentivare l’imprenditoria femminile, noi stavamo contestando quella scandalosa offerta di lavoro e ribadivamo che questo è proprio il modello di lavoro costruito da Sala, che non perde occasione per dire che vanno incentivati i tirocini in una città in cui con 500 euro non si paga neanche l’affitto di una stanza singola.”

“Noi per trasformare radicalmente questa città vogliamo ascoltare e rappresentare le ragioni di chi è schiacciato da questo modello Milano, di chi è schiacciato dal lavoro povero e precario, dal costo della vita insostenibile e dall’emergenza abitativa. È a queste persone che ci rivolgiamo, con loro che vogliamo costruire una città pubblica, non la Milano di Sala, delle imprese, di Confindustria e degli affaristi ma una Milano in cui il pubblico sia al servizio delle esigenze e dei bisogni di chi a Milano vive e lavora.”

Nicolai Lilina rinucia alla candidatura con Europa Verde

Nel frattempo a 24 ore dal'annuncio della candidatura alle comunali di Milano con la lista Europa Verde,  lo scrittore Nicolai Lilin, noto per aver scritto il romanzo di successo Educazione Siberiana, fa marcia indietro. Lilin ha annunciato con un post sulle sue pagine social che non correra' in lista con i Verdi. "Carissimi. Vorrei smentire la mia partecipazione alle comunali di Milano con Europa Verde - si legge nel post scritto nella tarda serata di ieri - . Lo faccio con grande stima e rispetto per le persone che fanno parte di questo movimento. Mi rendo conto di essere troppo anticonformista per essere collocato in qualche area politica precisa. Un forte abbraccio e grazie a tutti voi per il vostro sostegno e fiducia".

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