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Milano
Sala condannato per Expo, la Giunta: "Pieno sostegno". M5S: "Dimissioni"

Sala condannato per Expo, Roggiani (Pd): "Ribadiamo sostegno"

Piastra Expo, numerose le reazioni politiche alla sentenza di condanna per sei mesi nei confronti di Beppe Sala, oggi sindaco di Milano e allora commissario Expo. Così Silvia Roggiani, segretario del Pd metropolitano: "Ribadiamo l'assoluta vicinanza e il nostro sostegno al sindaco Sala, uomo onesto e amministratore capace che - prima come Commissario Expo e oggi come primo cittadino - ha lavorato e contribuito alla crescita di Milano, sempre nell'esclusivo interesse della città e dei milanesi. Rispettiamo come abbiamo sempre fatto le sentenze della magistratura e siamo convinti che il Sindaco continuerà a fare il suo lavoro al meglio, per Milano e per i cittadini".

La piena fiducia degli assessori milanesi

Così il comunicato della Giunta milanese rilanciato da tutti gli assessori sui propri profili facebook: "Noi Assessori della Giunta Comunale di Milano esprimiamo pieno sostegno al Sindaco Sala, e confermiamo stima e fiducia nel suo operato, caratterizzato da sempre dalla massima cura e attenzione per il bene pubblico e per la nostra Milano".

Sollazzo (M5S): "Sala riferisca in consiglio e si dimetta"

Di altro tenore i commenti delle opposizioni. Così Simone Sollazzo, consigliere comunale M5S: “Ora è ufficiale, il Sindaco Sala è responsabile della retrodatazione dei due verbali del 2012 con cui sono stati sostituiti due componenti di gara per l’assegnazione del maxi appalto relativo alla Piastra Expo. Milano non si merita un Sindaco accusato di falso materiale e ideologico né tantomeno un Sindaco su cui pende la spada di Damocle di una condanna! Chiediamo a Sala di venire a riferire lunedì in Consiglio Comunale e poi di dimettersi dalla carica di Sindaco perché una città come Milano ha il diritto di avere un Sindaco senza problemi con la giustizia!”

Grimoldi (Lega): "Sala rifletta su passo indietro"

Così Paolo Grimoldi, segretario lombardo della Lega: "Premettendo che siamo sempre garantisti e non lo siamo a corrente alternata, premettendo che nella giustizia italiana vige la presunzione di innocenza fino alla pronuncia definitiva del terzo grado di giudizio. Fatta questa premessa mi domando quale biglietto da visita internazionale - in un momento in cui Milano ha appena ottenuto l’assegnazione delle Olimpiadi Invernali del 2026 e vorrebbe ottenere anche l’assegnazione della sede londinese del Tribunale Europei dei Brevetti - dia la città di Milano con un sindaco condannato a sei mesi. Una riflessione che giro allo stesso sindaco Sala che ha già annunciato di voler restare in carica per altri due anni fino alla scadenza naturale del suo mandato: rifletta anche lui sul danno di immagine che questa condanna inevitabilmente produce su Milano in ottica olimpica e in ottica internazionale. Un suo passo indietro non sarebbe più opportuno a questo punto?"

De Chirico (FI): "Noi garantisti, preferiamo batterlo alle urne"

Parla anche Alessandro De Chirico, consigliere comunale di Forza Italia: "La condanna a sei mesi comminata al sindaco, per i fatti risalenti all’epoca in cui era commissario straordinario di Expo2015, è una sentenza di primo grado e come tale va commentata. Rimangono due gradi di giudizio e fino alla sentenza definitiva, io, rimango garantista. Sempre, non solo quando fa comodo. Certo, se al suo posto ci fosse stato qualche esponente politico di centrodestra le reazioni dei colleghi di centrosinistra sarebbero state differenti, simili al fare manettaro e giustizialista dei colleghi del movimento pentastellato - garantisti a corrente alternata ad esempio quando si parla dell’amministrazione Raggi -. Noi il sindaco Sala preferiamo batterlo alle urne".

Sangalli: "Capacità di Sala godono di consenso ampio"

"La capacita' manageriale di Sala e la sua correttezza godono di un consenso ampio e traversale. E nessuno puo' dimenticare che e' stato grazie soprattutto alla sua professionalita' e determinazione se Expo 2015 ha superato momenti difficilissimi ed e' stato un successo globale". E' il commento del presidente della Camera di Commercio e Confcommercio di Milano, Carlo Sangalli, alla sentenza di condanna del sindaco Giuseppe Sala per la vicenda Expo. "Un successo che ha avuto importanti effetti economici e ha rilanciato l'immagine di Milano e dell'Italia nel mondo - aggiunge Sangalli - Comprendiamo bene l'amarezza di Sala e auspichiamo che, nei successivi gradi di giudizio, venga riconosciuta la correttezza del suo operato".

Zingaretti: "Vicinanza e apprezzamento a Sala"

Vicinanza, solidarieta' e apprezzamento da parte del segretario del Pd Nicola Zingaretti per il sindaco di Milano Giuseppe Sala dopo la sentenza oggi in primo grado, di condanna a 6 mesi, convertiti in pena pecuniaria, per la piastra Expo. "Tengo molto a ringraziare Beppe Sala, gli sono vicino dal punto di vista personale, umano e anche politico" ha detto Zingaretti arrivando al Villaggio contadino della Coldiretti. Sala "E' un grande sindaco, sta affrontando una vicenda particolare e io mi auguro che ne esca al piu' presto. A lui va tutta la nostra fiducia, il nostro sostegno per continuare nell'opera di guida di questa citta': la trasformando in una delle citta' piu' belle e meglio organizzate d'Europa". A chi chiedeva se il sindaco avrebbe dovuto dimettersi per questa sentenza di condanna ha replicato con un deciso e secco "No". Quanto alla possibilita' che Sala si ricandidi per un secondo mandato, Zingaretti sarebbe favorevole: "Questo dipende da lui, ma per quanto mi riguarda, certo"

 

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