Milano
Sala il temporeggiatore muto. Parisi occupa tutti i canali. Analisi
Uno non scende proprio, in sala stampa. L’altro non molla per un minuto le telecamere
di Fabio Massa
Uno non scende proprio, in sala stampa. L’altro non molla per un minuto le telecamere. Uno, Beppe Sala, mastica appena una dichiarazione mentre esce dalla vettura per infilarsi nel terzo piano blindato del suo comitato. L’altro, invece, avrebbe anche una camera prenotata per passare la nottata elettorale. Ma di fatto non ci va. Inizia a dichiarare alle 23, e alle 3 abbandona la sala con un applauso di incitamento dei suoi. “Domattina devo essere in pista alle nove”, spiega. Stringe la mano ad ognuno dei giornalisti. A uno finge anche un baciamano.
A vederlo che si muove così in tv, lato Sala, un esperto della Sec, l’agenzia di comunicazione che cura Mr. Expo, lo battezza: è furbo, furbissimo. Perché Stefano Parisi gioca d’anticipo. Sa che Sala è uno prudente. E allora si offre, in tutti i lati, e appare appare appare. “Chissà quanto gli sarebbe costata questa sovraesposizione. Sta già facendo campagna elettorale”, commentano gli esperti di Sala con Affari. Perché la notte non serve solo per i numeri. Serve per iniziare a lanciare messaggi agli elettori. A farsi vedere. Il rush è iniziato, e sarà una guerra a due, senza esclusioni di colpi. Alla fine, a tarda notte, mentre quasi albeggia a Palazzo Marino, Sala sorpassa Parisi. Ma intanto le telecamere sono scappate via dall’EnergoLab, quasi fosse stata una sconfitta. E lui, Sala, parlerà alle 15. “Che cosa vi devo dire?”, apre sconsolato le braccia uno degli spin-doctor.
A vederlo che si muove così in tv, lato Sala, un esperto della Sec, l’agenzia di comunicazione che cura Mr. Expo, lo battezza: è furbo, furbissimo. Perché Stefano Parisi gioca d’anticipo. Sa che Sala è uno prudente. E allora si offre, in tutti i lati, e appare appare appare. “Chissà quanto gli sarebbe costata questa sovraesposizione. Sta già facendo campagna elettorale”, commentano gli esperti di Sala con Affari. Perché la notte non serve solo per i numeri. Serve per iniziare a lanciare messaggi agli elettori. A farsi vedere. Il rush è iniziato, e sarà una guerra a due, senza esclusioni di colpi. Alla fine, a tarda notte, mentre quasi albeggia a Palazzo Marino, Sala sorpassa Parisi. Ma intanto le telecamere sono scappate via dall’EnergoLab, quasi fosse stata una sconfitta. E lui, Sala, parlerà alle 15. “Che cosa vi devo dire?”, apre sconsolato le braccia uno degli spin-doctor.
@FabioAMassa