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Saldi: sconti record, sale la voglia di acquisti ma cala la spesa

Saldi: sconti record, sale la voglia di acquisti ma cala la spesa

Sei italiani su dieci approfitteranno dei Saldi invernali per fare acquisti: una percentuale leggermente in crescita rispetto al passato: 64% contro 61,8% di gennaio 2020 e 61,6% nel gennaio 2019. Lo rivela l'Ufficio Studi di Confcommercio, secondo cui diminuisce invece la spesa a famiglia destinata allo shopping scontato: 254 euro contro i 324 euro dell'anno passato, quindi 70 euro in meno. Il 35% dei consumatori acquistera' in saldo online a discapito dei negozi tradizionali, una percentuale in forte crescita (+13,7%). In vistoso aumento (+7,9%) la percentuale di chi attribuisce maggior importanza al prezzo dei prodotti, a testimonianza delle difficolta' economiche che stanno attraversando le famiglie italiane in questo periodo. 

Secondo l'indagine, gli italiani acquisteranno in saldo prevalentemente capi di abbigliamento (il 96,6% contro il 95,9% del 2020, quindi con un aumento dello 0,7%) e calzature (l'89,3% contro l'82% del 2020, quindi con un rialzo del 7,3%). Scende invece la preferenza per accessori (33% con un calo del 4%) e biancheria intima (25,5% con una flesssone del 4,5%). In grandissimo aumento la percentuale di consumatori che acquisteranno in saldo online a discapito dei negozi tradizionali: la scelta dello shopping sul web sale del 13,7% mentre scende dell'8,1% la spesa nei negozi. Aumenta la percentuale dei consumatori che attribuiscono maggiore importanza al prezzo dei prodotti acquistati in saldo (+7,9% rispetto alle previsioni del gennaio 2020 quando era il 35,7%) a discapito della ricerca della qualita'. Confcommercio fa poi notare che e' in vistoso aumento la percentuale dei consumatori che giudica positivamente la qualita' dei prodotti venduti a saldo (94,1% contro 86,4% del gennaio 2020) e che oltre il 77% dei rispondenti ha dichiarato di sentirsi "molto o abbastanza tutelato" quando acquistano a saldo, l'8,2% in piu' di gennaio scorso. 

Saldi: Unione consumatori, sconti record; abbigliamento -24,5%

Secondo lo studio dell'Unione nazionale consumatori, che ha analizzato i ribassi effettivamente praticati dai commercianti negli ultimi anni secondo le rilevazioni dell'Istat, quest'anno si registrera' un abbassamento dei prezzi senza precedenti. Il confronto e' rispetto ai prezzi pieni praticati prima delle vendite promozionali autorizzati in alcune regioni nei trenta giorni antecedenti i Saldi. Il massimo della convenienza spetta agli indumenti, che con -26,8% rappresentano la voce piu' scontata, superando la fatidica soglia del 25%, oltrepassata, per quanto riguarda le vendite invernali, solo nel gennaio 2015 con -25,4%. L'abbigliamento segnera' una riduzione dei prezzi del 24,5%, in deciso aumento rispetto a gennaio 2020, quando lo sconto si era fermato al 22,5%, due punti percentuali in piu'. Le calzature segneranno un ribasso del 24,7%, 1,7 punti di differenza rispetto al 23% del gennaio 2020. 

Nel complesso, per abbigliamento e calzature - afferma l'Unc - lo sconto sara' del 24,6%, ben superiore nel confronto con il 22,7% dello scorso anno. Il ribasso minore, come sempre, spetta agli accessori (guanti, cravatte, cinture, etc), con una flessione dei listini del 17,7%, anche se si tratta dello scostamento maggiore rispetto a un anno prima, ben 4,2 punti percentuali in piu' (era 13,5%). "I commercianti, in crisi quanto i consumatori - afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione nazionale consumatori - hanno deciso di alzare gli sconti praticati come non era mai accaduto. Speriamo basti per contenere le perdite. E' bene sapere, comunque, che, siccome la gran parte delle regioni ha consentito le vendite promozionali nei 30 giorni che precedono i Saldi, in deroga alla normativa pre Covid, il nostro studio considera anche il ribasso gia' praticato a dicembre da molti negozianti. Insomma, lo sconto da noi segnalato e' quello complessivo, la somma di quello eventuale di dicembre con quello di gennaio. In ogni caso - conclude Dona - il dato significativo e' che si tratta di una svendita che non ha riscontro dall'inizio delle serie storiche iniziate nel gennaio 2001, anche se nel 2011 e' stata adottata una nuova metodologia di rilevazione da parte dell'Istat".

Saldi: secondo Codacons saranno un flop con contrazione -20%

I Saldi di fine stagione si riveleranno un "flop clamoroso", con una contrazione media delle vendite del -20% rispetto allo scorso anno, e punte del -50% in alcune citta' del sud Italia. Lo afferma il Codacons, che boccia l'eccessivo ottimismo dei commercianti in tema di sconti di fine stagione. "Ad incidere sull'andamento dei Saldi non sara' solo il Covid, che ha impoverito le famiglie e allontana una consistente fetta di cittadini da negozi e centri commerciali, ma le profonde modifiche nelle abitudini di acquisto dei consumatori - spiega il presidente Carlo Rienzi - Oggi e' possibile acquistare a prezzi scontati tutto l'anno attraverso il web, e i numeri dell'Istat sulle vendite al dettaglio vedono l'ecommerce registrare crescite record a due cifre. L'esperienza degli ultimi anni ha dimostrato come i Saldi di fine stagione non siano piu' un appuntamento atteso dai consumatori, al punto che gli acquisti durante il periodo di sconti hanno registrato riduzioni costanti negli ultimi 10 anni". "Per tale motivo chiediamo al Governo di abrogare la normativa sui Saldi di fine stagione, liberalizzando il settore almeno per tutta la durata dell'emergenza sanitaria, in modo da consentire ai negozianti di applicare sconti anche al di fuori delle strette maglie della legge sui Saldi, e concorrere ad armi pari con l'ecommerce" - conclude Rienzi.

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