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Milano
Salvini preannuncia “la congiura”. L’attacco dopo il referendum
SCHIAFFO 4 - Matteo Salvini, segretario della Lega Nord. A casa gli ultimi dipendenti di via Bellerio, non ci sono più soldi. Quando glielo ricordano, risponde irritato che si tratta solo di una riorganizzazione. La stessa cosa che dicono gli imprenditori che de-localizzano e che lui combatte con tanta ferocia.

di Fabio Massa

Matteo Salvini lo avrebbe già raccontato in giro, soprattutto agli europarlamentari. Quasi una voce dal sen fuggita: dopo il referendum comincia l’assalto. Secondo quanto può riferire Affaritaliani.it da voci dell’europarlamento, il leader leghista si aspetta dopo il referendum un vero e proprio accoltellamento da parte dei governatori, Luca Zaia in testa, sostenuto ovviamente da Roberto Maroni e con l’appoggio esterno proprio di quel Giovanni Toti che fino ad adesso è rimasto in ticket con il leader leghista. Lo scenario, per Salvini, è - per dirla con Chiambretti all’incontrario - del tipo: comunque vada sarà un insuccesso. Se infatti vincerà Matteo Renzi, Salvini sarà uno degli sconfitti. E se vincerà il no, dovrà dividere il successo con vicini ingombranti come il Movimento 5 Stelle e Silvio Berlusconi, che sarà redivivo a partire dal 5 dicembre. Dunque, una prospettiva per nulla positiva, per il Matteo di Milano.

Tra l’altro, anche l’ultima proposta di togliere il “Nord” dal nome del partito, ha fatto imbufalire tutti i dirigenti storici e buona parte della base che ha sempre supportato il partito. Nel 2017 ci dovrebbe anche essere il congresso, e gli animi sono più che tesi. La gran parte del mal di pancia si colloca comunque proprio in Lombardia. L’ultima tornata elettorale è stata disastrosa per il Carroccio, che è andato sotto di molto a Milano, proprio la città del segretario, rispetto anche a una Forza Italia che invece si è dimostrata radicata. Ha fatto molto male anche la sconfitta di Varese, che a suo modo è emblematica: non solo ha vinto Davide Galimberti, di marca Pd, ma anche in provincia ha rivinto la maggioranza di centrosinistra. A Bergamo continua a governare Giorgio Gori, renziano. E più o meno ovunque c’è aria di insofferenza rispetto alle posizioni assunte dalla segreteria federale. Per adesso Matteo Salvini frequenta i consigli comunali di Milano, ma di Milano parla poco. Pensa al referendum. O a quello che arriverà subito dopo.

@FabioAMassa
fabio.massa@affaritaliani.it

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salvini preannuncia congiura referendumsalvini attacco dopo il referendum







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