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San Donato, Massimiliano Mistretta: "Il Milan fa sul serio per lo stadio"

San Donato, Massimiliano Mistretta: "Il Milan fa sul serio per lo stadio"


Il Milan fa sul serio per lo stadio a San Donato. Ieri la società rossonera ha riunito il Cda per approvare l'acquisto dei terreni dell'area San Francesco dove dovrebbe sorgere il nuovo impianto. "Un fatto che conferma che l'interesse del Milan è molto concreto" commenta l'assessore alle Opere Pubbliche di San Donato Massimiliano Mistretta in un'intervista ad Affaritaliani.it Milano. Domani il sindaco Francesco Squeri ha convocato la stampa per illustrare le novità sulla proposta di variante urbanistica relativa al progetto che sarà approvata dalla giunta. "Il Milan conta di inaugurare lo stadio nella stagione 2028-2029".

Assessore Mistretta, quali saranno i prossimi passaggi?
Se tutto va bene e si chiude l'accordo di programma con un ulteriore passaggio di ratifica, poi rimarrebbero da ottenere solo i permessi per costruire e potrebbero iniziare i lavori. L'iter, prima della prima pietra, potrebbe durare ancora un anno e mezzo o due.

L'acquisto dei terreni è un segnale concreto della volontà del club?
Sapevamo che il Milan era in procinto di acquistare i terreni. Adesso il club, con la partecipazione al 90% nella società SportLifeCity s.r.l. (società che era proprietaria dell’area di San Francesco dove nascerebbe lo stadio, ndr), ha mantenuto la prelazione sull'acquisto. Il fatto che siano andati avanti sui terrenti conferma che il loro interesse è molto concreto.

Domani arriverà il via libera della giunta alla variante urbanistica.
Ci sarà il primo passaggio formale di tutto l'iter. Il progetto dello stadio è stato presentato lo scorso 27 settembre e fino ad oggi c'è stato un lavoro di analisi dei documenti da parte dei nostri uffici. La giunta prenderà atto di questa procedibilità facendo proseguire l'iter necessario. Ci sarà un altro passaggio fondamentale in Consiglio comunale, visto che l'urbanistica è di competenza dell'Aula. Poi ci sarà l'apertura dell'accordo di programma, anche perché questo progetto coinvolge diversi enti come la Regione Lombardia o il Parco Agricolo Sud Milano.

Ci sono delle criticità particolari?
Abbiamo fatto delle osservazioni su diverse aree, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto ambientale, viabilistico e infrastrutturale. Il progetto prevede uno stadio da 70mila posti, con strutture integrative, un albergo, gli uffici e il museo del Milan e una parte dedicata al food and beverage.

Per quanto riguarda i parcheggi?
Il Milan prevede circa 5mila posti tra auto e moto localizzati in gran parte nell'area San Francesco e in parte, più o meno 600 parcheggi, nell'area del Parco Agricolo Sud.

La comunità locale di San Donato come sta reagendo al progetto?
Faremo un percorso di informazione, coinvolgimento e partecipazione, con i cittadini che potranno rappresentare quelli che sono i loro timori e si registreranno le sollecitazioni che arriveranno dalla comunità. Anche a San Donato esiste un comitato 'No Stadio', tutte posizioni che verranno ovviamente ascoltate. Parte delle criticità che vengono segnalate sono le stesse che vede l'amministrazione e sulle quali vogliamo delle risposte. Lo stadio potrà essere una risorsa per tutto il territorio del Sud Milano a patto che vengano garantite una serie di questioni. Uno dei punti che viene spesso sottolineato è quello relativo alla sicurezza e al personale di Polizia Locale a disposizione del Comune di San Donato.


Nel caso ci si predisporrà per fare delle convenzioni con i Comuni limitrofi, tra cui anche Milano, in cui si mette a disposizione personale di Polizia Locale.
Questo progetto ricade sul territorio di San Donato ma l'accessibilità allo stadio e i percorsi che possono fare i tifosi dalla metro allo stadio, o da Milano allo stadio, ricadono sul territorio milanese. E quindi anche il Comune di Milano sarebbe comunque coinvolto nella gestione della sicurezza e dell'ordine pubblico. Iscriviti alla WhatsApp








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