Milano
Sana, il no alle nozze combinate e la complicità del medico. Oggi l'autopsia
Morte di Sana Cheema: oggi l'autopsia. Le autorità seguono la pista del rifiuto alle nozze combinate e della ritorsione dei familiari
Sana Cheema, oggi l'autopsia della ragazza bresciana uccisa in Pakistan
Si sarebbe ribellata alle nozze combinate dalla sua famiglia e per questo sarebbe stata uccisa. Poi, i familiari avrebbero inscenato na morte naturale dovuta ad un attacco cardiaco, seppellendo in tutta fretta il corpo. Questa l'ipotesi cui lavorano le autorità del Punjab per la morte di Sana Cheema, la 25enne pakistana che viveva a Brescia ma che da tre mesi aveva dovuto fare ritorno nel Paese di origine, per stare con la sorella che aveva appena avuto un bambino. Sana, perfettamente integrata con i suoi coetanei bresciani, avrebbe dovuto fare ritorno in Lombardia il 19 aprile. Ma il giorno prima è morta. Ad essere fermati con l'accusa di omicidio e sepoltura non autorizzata sono il padre Ghulam Mustafa Cheema, 55 anni, operaio da qualche tempo trasferito in Germania, ilfratello Adnan, 30, consigliere in un’assemblea del distretto di Gujrat, e lo zio Iqbal Mazhar. Davanti al giudice, ieri, si sono nuovamente dichiarati innocenti. Ma il loro fermo è stato convalidato. Coinvolti sarebbero anche un cugino di Sana ed un medico che avrebbe fornito falsi documenti su presunti problemi cardiaci della ragazza. oggi la riesumazione del cadavere e l'autopsia.