Milano
Sanità, Maroni pensa alla Bocconi. In pole un prof. E per il dg… Inside
Le strategie del governatore per sostituire il dg Bergamaschi

di Fabio Massa
Come anticipato da Affaritaliani.it la Sanità torna in gioco. Roberto Maroni vuole ridarla (senza soldi, però, poiché da settembre i capitoli di spesa rimangono in mano alla presidenza) agli azzurri. A complicare ulteriormente la vicenda c’è il passaggio (come scritto oggi sul Corriere della Sera) di Walter Bergamaschi, direttore generale, in analoga posizione di dg ma all’Università degli Studi di Milano. Insomma, Bergamaschi si sfila. E adesso “Bobo” ha la patata bollente tra le mani: deve operare un riassetto rapido dell’intera macchina. Al suo posto si vocifera potrebbe arrivare Alberto Zoli, responsabile dell’AREU Lombardia. Ma è la partita sull’assessorato, secondo quanto risulta ad Affari, ad essere di gran lunga più interessante. Stante infatti la constatazione che di soldi l’assessore non ne gestirà, in Forza Italia si stanno sviluppando due linee distinte di pensiero. La prima porta a un politico puro, e quindi a un rimpasto di assessorati oppure alla promozione diretta di un sottosegretario, che potrebbe essere Alessandro Fermi di Como. La seconda porta a un tecnico puro. E qui pare si stia scaldando Federico Lega, professore della Bocconi in Analisi delle Politiche e Management Pubblico, che nel 2015/2016 ha tenuto una serie di corsi proprio sulla sanità (Pianificazione Strategica in Sanità, Gestione Operativa, Sistemi di Gestione per la sanità privata, ma anche Economia e Management delle Amministrazioni Pubbliche). Chissà se ce la farà. Di certo in queste partite i siluri sono sempre pronti, e non risparmiano nessuno.
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