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Sanità, ospedale San Paolo ridimensionato? Regione nega, il Pd non si fida
Ospedale San Paolo di Milano

Sanità, ospedale San Paolo ridimensionato? Regione nega, il Pd non si fida

Quale futuro per l'ospedale San Paolo di Milano? E' uno dei nodi emersi dalla discussione sulla riforma della sanità in corso al consiglio regionale lombardo in questi giorni. La direzione Welfare ha diffuso una nota con la quale si nega ci sia un progetto di ridimensionamento per l'ospedale:  "Nei piani programmatici dell'offerta ospedaliera della città di Milano, non è prevista alcuna ipotesi di ridimensionamento e, ancor meno, di riconversione all'ospedale San Paolo". Una precisazione che giunge "dopo alcune prese di posizioni nell'ambito del dibattito in corso sulla sanità lombarda in Aula consiliare". Al contrario, si legge, "è allo studio un potenziamento dell'ospedale San Paolo, nell'ambito della specialistica medico-internistica e di cure intermedie che si affianchino ad altre specialità già attualmente presenti. In questo quadro - conclude la Dg Welfare - nel prossimo futuro è ipotizzabile anche la realizzazione, al suo interno, di un nucleo destinato a ospedale di Comunità".

Rozza e Borghetti (Pd): "Ridimensionamento nel testo della delibera regionale"

Spiegazioni che non hanno convinto i consiglieri regionali Pd Carmela Rozza e Carlo Borghetti, che hanno commentato: "La delibera  regionale del 6 settembre scorso  sull’Approvazione delle linee di progetto per l’attuazione di Case e Ospedali di comunità nella città di Milano  prevede l’attivazione di un ospedale di Comunità presso l’attuale polo San Paolo. Nello specifico il testo  afferma che:”E’ emersa la volontà di avviare un progetto di sviluppo che prevede la concentrazione dell’alta specialità nel polo ospedaliero San Carlo e la conversione dell’Ospedale san Paolo in un polo di degenza a bassa intensità a cure intermedie. Questo progetto consentirebbe l’attivazione di un ODC (Ospedale di comunità) presso l’attuale polo San Paolo, intervento importante all’interno di un Municipio povero di offerta territoriale. Come nel caso del Municipio 3, si tratta di un intervento che può esser fin d’ora programmato per un disegno omogeneo della rete di Case di comunità, ma che non potrà essere realizzato e finanziato nell’ambito del PNRR e della prima fase di realizzazione del progetto e che pertanto, per il momento, non è ricompreso nel quadro economico finanziario”. In sostanza  la delibera mette in programma il progetto, semplicemente ne rimanda il finanziamento.  Stupiti dalla affermazioni della Direzione welfare che nega il contenuto della sua stessa delibera chiediamo di spiegare il senso di quanto scritto nel documento o, eventualmente, ritirarlo".

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