Sanità, venerdì i nuovi dg in giunta. Ecco chi va dove. Inside

di Fabio Massa

Ormai mancano pochi giorni. Pochissimi. Perché venerdì Roberto Maroni, il presidente della Regione Lombardia che ha l’interim alla Sanità, secondo quanto può riferire Affaritaliani.it vuole a tutti i costi portare in giunta la delibera con la quale sceglie i direttori generali della sanità. La lista dei mille si è infatti ridotta a meno di un centinaio e poi, grazie alla “tagliola” del comitato ristretto composto da Gianluca Vago, il rettore della Statale, Cristina Masella e Francesco Longo. Una tagliola sulla quale pesa comunque la scure dei ricorsi urgenti che i dg esclusi stanno già avanzando - così come anticipato da Affaritaliani.it in tempi non sospetti - per una presunta commistione di ruoli della commissione giudicante. Quel che è certo è che la lettura politica del taglio netto dei direttori vede “puniti” duramente Forza Italia e i salviniani, promossi invece i “maroniani” e i “gelminiani”, come ad esempio  Belleri e Scarcella, entrambi bresciani, entrambi promossi. Ovviamente il loro valore professionale non è in discussione, ma a questo punto la partita si fa politica, e non solo tecnica. Ad esempio, pare Scarcella sia in pole position per l’ASST Metropolitana di Milano. In cambio, la Lega Nord avrebbe il controllo dell’Ospedale del Bambini (tra l’altro avversato proprio da Vago con una lettera dei rettori) che era stato voluto proprio dagli azzurri. Per quel posto si vocifera di Alessandro Visconti, notoriamente vicino al Carroccio. E sempre del Carroccio sarebbe l’ASST Nord Milano, per cui si dice che in pole position è Fulvio Odinolfi. Gli incroci, ovviamente sono tantissimi. Ma una “mappa” già c’è: è quella che è stata stilata dalla commissione, dove si dice chi potrebbe andare a fare che cosa. E come in un mega-sudoku, i dg aspiranti ci si stanno cimentando. Non rinunciando a riunioni febbrili. Nelle quali, pare, la parte del leone la sta facendo Gianluca Vago, il rettore corteggiato un po’ da tutti e che sta iniziando a far temere anche la nomenklatura maroniana per il suo appeal sul presidente…

@FabioAMassa