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Scala, fumata bianca: Ortombrina sovrintendente da settembre 2024
Fortunato Ortombrina

Scala, fumata bianca: Ortombrina sovrintendente da settembre 2024

Fortunato Ortombina, oggi soprintendente del Teatro La Fenice di Venezia, sara' il soprintendente designato della Scala di Milano da settembre 2024. Lo ha deliberato il Cda che si e' riunito stamattina. L'annuncio in conferenza stampa del sindaco di Milano e presidente della Fondazione Giuseppe Sala. L'attuale sovrintendente Dominique Meyer resterà in carica fino al primo agosto 2025. Rimarrà in carica fino al 2026 il direttore musicale Riccardo Chailly, quando è previsto l'arrivo di Daniele Gatti.

Le parole di Sala: la proroga a Chailly, poi Gatti

"Abbiamo teso ad allineare la scadenza di soprintendente con la scadenza di direttore musicale. In questo caso i tempi possono essere diversi e questo dipende da logiche di programmazione. Il consiglio ad oggi autorizza una proroga a inizio stagione 2026-27 del maestro Riccardo Chailly in qualita' di direttore musicale". Lo ha annunciato in conferenza stampa il presidente della fondazione teatro alla Scala e sindaco di Milano Giuseppe Sala. "Fara' la prima del 2024, la prima del 2025, mentre la prima del 2026 - ha aggiunto - la dirigera' il nuovo direttore. Il consiglio da' una indicazione sul maestro Daniele Gatti come suo successore, d'accordo con Ortombina. Sara' lui a portare al consiglio il nome del maestro Gatti come nuovo direttore, ma sul nome c'e' accordo tra il consiglio e Ortombina".

Sala: "Era nel diritto di Meyer proseguire, ma abbiamo trovato un compromesso con il Governo"

 "Meyer mi ha chiesto di arrivare ai 70 anni e credo che non solo fosse nei suoi diritti, ma che facesse assolutamente bene. Il consiglio ritiene che la norma dei 70 anni non sia valida e che non impatti sulla Scala. Questo da pareri legali", ha aggiunto Sala. "Ciononostante - ha aggiunto - nella discussione col governo abbiamo trovato una formula, che e' evidentemente di compromesso, ma riteniamo che sia un compromesso accettabile. Quindi non lo facciamo perche' siamo obbligati dalla legge, ma perche' ci siamo arrivati attraverso una discussione col governo. Le reciproche posizioni di partenza le conoscete. Diciamo che il consiglio a questo punto e' soddisfatto di tutto cio'. I singoli protagonisti saranno soddisfatti? Di fronte a situazioni del genere mai nessuno lo e' completamente. Non mi voglio prendere nessun merito, perche' ho cercato di fare l'esecutore diligente delle volonta' del consiglio, ma io ho continuato in tutte queste settimane ad avere un confronto, l'ultimo ieri pomeriggio con Meyer, per cercare di rendere viabile questa decisione, per il bene della Scala", ha concluso.

Sala: "Ho consigliato a Ortombrina di ripristinare il ruolo di direttore generale"

"Il mio consiglio a Ortombina e': pensiamo a ripristinare il ruolo del direttore generale. Vediamo cosa decidera' lui", ha detto Sala. Comunque, "la questione del direttore generale oggi non e' stata affrontata, non ne abbiamo parlato. La mia sensazione sulla base della mia esperienza non solo scaligera: e' chiaro che le organizzazioni si fanno costruendo al meglio un modello organizzativo che si adatti all'ente o alla societa', ma le organizzazioni dipendono anche dalle persone che vengono scelte - ha continuato - . Meyer per esempio si e' fatto carico della gestione amministrativa e dei rapporti con i sindacati in questi anni e lui stesso alla fine non e' stato per niente contrario alla rinuncia del direttore generale, anzi mi pare che sia stato favorevole. Con Ortombina sara' cosi'? Magari no. Io nel colloquio con lui ho discusso della possibilita' di ripristinare il ruolo del direttore generale e ad oggi mi pare, ma lasciamo arrivare Ortombina, che non sia contrario ad avere un direttore generale che garantisca una maggiore tenuta".

Per quanto riguarda invece il direttore artistico, "non ne abbiamo ancora discusso. I sovrintendenti normalmente non amano avere un direttore artistico e ritengono di poterlo fare. Hanno ragione o no? Va affrontato caso per caso. Meyer ha sempre chiesto di non averlo, vedra' cosa dira' Ortombina".

Il ministro Sangiuliano: "Una soluzione eccellente"

 "Una soluzione eccellente, frutto di una collaborazione istituzionale e della consapevolezza che il Teatro alla Scala è un simbolo prestigioso della nazione che proietta un'Italia positiva nel mondo". Lo dichiara il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. "Con l'arrivo di Fortunato Ortombina inizia una fase nuova che egli stesso sarà chiamato a delineare e costruire. Un curriculum lineare e appropriato: ha fatto molto bene al Teatro la Fenice di Venezia e sono sicuro che ancor meglio farà a Milano. Dopo tre sovrintendenti stranieri, Stéphane Lissner, Alexander Pereira e Dominique Meyer, alla Scala torna un italiano e questo accade appena qualche mese dopo la consacrazione dell'arte del canto lirico a patrimonio dell'umanità da parte dell'UNESCO", conclude il Ministro.








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