A- A+
Milano
Scala, Meyer: "Ho rimesso a posto la Ferrari, ora vorrei guidarla un po'..."
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il sovrintendente del teatro alla Scala Dominique Meyer

Scala, Meyer: "Ho rimesso a posto la Ferrari, ora vorrei guidarla un po'..."

"Ho rimesso a posto la Ferrari e vorrei guidarla un po'": queste le parole di Dominique Meyer, sovrintendente del Teatro alla Scala, che ha esternato ad Ansa il suo desiderio di restare alla guida del Piermarini anche dopo la scadenza del suo contrato nel 2025. Entrato in carica in piena pandemia Covid, Meyer ha traghettato la Scala in anni difficili. In cui si è impegnato per rendere il teatro più ecologico e tecnologico, con la nuova piattaforma di straming e con una revisione complessiva dell'organizzazione una volta andata in pensione la storica direttrice generale Maria Di Freda. E poi ancora la guerra, la decisione di alcuni dei soci pubblici di ridurre i finanziamenti.

Fuortes dalla Rai alla Scala?

Ma proprio sul più bello, ovvero ora che la Scala può tornare a viaggiare a pieno regime, si fanno fortissime le voci di un avvicendamento, con il possibile arrivo di  Carlo Fuortes, l'attuale direttore generale della Rai, che entro aprile dovrà chiudere il bilancio e poi potrebbe essere libero. Lo statuto della Scala infatti prevede che si possa designare con anticipo il nuovo sovrintendente per un periodo di affiancamento. Una mossa che 'libererebbe' la guida della televisione pubblica ora che è cambiato il governo. Senza contare che Fuortes è stato a lungo sovrintendente dell'Opera di Roma.

Scala, i sindacati chiudono le porte a Fuortes

Ma chi in questi giorni ha detto no alla possibilità sono stati i sindacati scaligeri. Cgil, Cisl, Uil e Fials in una nota congiunta si sono detti "profondamente contrari a logiche di scambio politico che mettono in discussione l'autonomia culturale del Teatro", chiedendo al consiglio di amministrazione e al Comune "una chiara presa di posizione in difesa dell' autonomia della più importante istituzione culturale cittadina e dell'intero Paese, della sua storia e della sua vocazione internazionale". Vocazione internazionale che sarebbe lontana dalle esperienze di Fuortes. Di certo non se ne parlerà prima della prossima riunione del cda, fissata per il 27 aprile. E non è detto che nemmeno a quella data venga presa una decisione. L'ordine del giorno non è ancora stato stilato. Secondo i sindacati, l'affiancamento non aiuta la gestione del teatro e lo hanno dimostrato le esperienze passate perché "nessuno dei due massimi dirigenti aveva la piena libertà di condurre il proprio operato". E la scelta sulla futura guida del teatro deve essere fatta tenendo conto dei criteri di "comprovate capacità gestionali" e "un profilo di eccellenza in ambito culturale".

Meyer: "I sindacati mi hanno commosso"

"Non ho parlato con i sindacati ma mi hanno commosso" ha detto Meyer. "Non sono il proprietario della Scala. C'è un cda che decide e che rispetto - ha sottolineato - Ma mi sono appassionato alla Scala, ci lavoro tante ore e, ora che ho rimesso a posto la Ferrari, vorrei guidarla per un po'".

Iscriviti alla newsletter
Tags:
fuortesmeyermilanoscala







Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.