A- A+
Milano
Scala: Morelli (LEGA) invia interrogazione a Bonisoli su ingresso sauditi
Alessandro Morelli

Scala: Morelli (LEGA) invia interrogazione a Bonisoli su ingresso sauditi

"È di questi giorni la notizia dell'eventuale ingresso del governo dell'Arabia Saudita ai vertici della Scala in cambio di una donazione di 3 milioni all'anno per 5 anni. Una simile operazione significherebbe l'ingresso nel cda dei rappresentanti di un Paese sul quale ci sono forti ombre riguardo il rispetto dei diritti umani. Inoltre, tra le clausole dell'accordo, ci sarebbe una cessione di parte delle competenze e la delocalizzazione di una sede dell'Accademia in Arabia Saudita. Ho chiesto al ministro Bonisoli se sia a conoscenza dei fatti e qual è la sua posizione in merito all'opportunità della cessione del marchio, della realizzazione di un'accademia e dell'economicità dell'accordo". Lo afferma Alessandro Morelli, deputato e capogruppo della Lega al Comune di Milano, annunciando un'interrogazione parlamentare inviata al ministero per i beni e le attività culturali, sull'ingresso dei sauditi nel management della Scala di Milano. Il sindaco di Milano," Giuseppe Sala -spiega Morelli- sta cercando di tenere in sordina un'operazione che squalifica il primo teatro del mondo e fa perdere valore al secondo brand nazionale nel totale silenzio del Pd, che intanto si proclama paladino dei diritti umani. Tralasciando le questioni geopolitiche -conclude- quella che abbiamo di fronte è un'iniziativa che il manager di un'aziendina medio piccola cestinerebbe senza perderci tempo: mai ci saremmo aspettati che quelli ritenuti top manager, seduti a Palazzo Marino, portassero avanti un'iniziativa tanto fallimentare per gli interessi della città".

Di seguito il testo integrale dell'interrogazione inviata al Ministro Bonisoli dall'On. Morelli:

"Al Ministro per i beni e le attività culturali

È di questi giorni la notizia dell’eventuale ingresso del Governo dell'Arabia Saudita nel Consiglio di amministrazione del Teatro alla Scala di Milano in cambio di una donazione di 3 milioni all’ anno per 5 anni; la vicenda sta creando numerose polemiche tra i soci della Fondazione, vigilata dal Ministero per i beni e le attività culturali, nel Consiglio d’amministrazione e nell’opinione pubblica specialmente riguardo all’opportunità di una simile operazione che vede l’ingresso all’interno del Consiglio di amministrazione rappresentanti di un Paese sul quale ci sono forti ombre riguardo il rispetto dei diritti umani; tra le clausole dell’accordo, inoltre, ci sarebbe la realizzazione di un teatro e la cessione di parte del know-how del principale teatro del mondo con la delocalizzazione di una sede dell’Accademia della Scala in Arabia Saudita; tutto questo per un accordo economico che non è paragonabile ad altri casi avvenuti in Europa, come il Louvre ad Abu Dhabi, dove per la sola cessione del marchio e il prestito delle opere (ma non certo del know-how) l’accordo tra i due Stati si è chiuso per un miliardo di euro in trent’anni; il Teatro la Scala è una istituzione molto importante del nostro Paese, costituisce un patrimonio culturale di notevole rilevanza per la diffusione e la conoscenza della musica e rappresenta il secondo brand italiano più famoso all’estero; se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti suesposti e quale è la sua posizione in merito all’opportunità della cessione del marchio, della realizzazione di una accademia e dell’economicità dell’accordo. 

On Morelli"

Commenti
    Tags:
    alessandro morelliteatro alla scala







    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.