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Milano
Scuolabus dirottato: l'autista Sy condannato a 24 anni
Ousseynou Sy

Scuolabus dirottato: l'autista Sy condannato a 24 anni

E' stato condannato a 24 anni, Ousseynou Sy, l'autista di origini senegalesi, che il 20 marzo 2019, dirotto', tenne in ostaggio e poi diede alle fiamme un bus con 50 bambini, due insegnanti e una bidella a San Donato Milanese, senza provocare vittime. La corte d'Assise di Milano, presieduta dal giudice Ilio Mannucci Pacini ha pronunciato la sua sentenza oggi nell'aula bunker del carcere di San Vittore, dove si e' tenuta quest'ultima parte del processo, dopo una camera di consiglio di oltre 4 ore.

Il collegio ha accettato la riqualificazione del resto chiesta dal pm Luca Poniz in sequestro di persona a fini terroristici o eversivi, a cui si aggiungono come reati la strage, l'incendio, le lesioni, la resistenza e lesioni e pubblico ufficiale. L'imputato oggi ha reso dichiarazioni spontanee continuando a giustificare il suo gesto come una rivendicazione contro le morti di migranti dall'Africa nel Mediterraneo e ha definito l'ex ministro dell'Interno, Matteo Salvini, un "piccolo duce".

Scuolabus: disposte quasi 2 mln di provvisionali

Quasi due milioni di euro di provvisionali sono stati disposti dalla Corte d'Assise di Milano che oggi ha condannato Ousseynou Sy. La maggior parte delle condanne sono in solido tra l'imputato, e il Ministero dell'Istruzione e la societa' Autoguidovie come responsabili civili. In particolare la Corte - salvo rinvio a tribunale civile per i veri e propri risarcimenti - ha deciso che ognuno dei 50 bambini presenti sul mezzo quel giorno avesse una provvisionale di 25mila euro, mentre e' di 6mila euro quella prevista per ciascuna coppia di genitori.

Inoltre il giudice ha disposto un risarcimento ad Autoguidovie per l'uso del mezzo di 150mila euro. I professori presenti quel giorno riceveranno una provvisionale di 35 e 25mila euro, mentre il Comune di Crema una di 10mila (in solido solo con Autoguidovie). Imputato e responsabili civili dovranno poi liquidare anche le spese legali delle parti civili. Oltre alla condanna a 24 anni la Corte d'Assise ha disposto l'interdizione perpetua dai pubblici uffici, il mantenimento in carcere e la liberta' vigilata di 3 anni dopo la fine della pena. 

Scuolabus: Corte assise, attentato con finalita' terroristica

La Corte d'assise di Milano ha riqualificato in attentato con finalita' terroristiche il reato di strage, di cui era accusato Ousseynou Sy.  Se la strage e' un reato contro l'ordine pubblico, quello per cui si e' pronunciata la Corte e', invece, un reato contro la personalita' interna dello Stato. I giudici, tra togati e popolari, hanno accolto, inoltre, la richiesta del pm Luca Poniz di riqualificare anche il sequestro di persona in sequestro con finalita' terroristiche o eversive, reato che si inserisce nel quadro degli attentati alle istituzioni. Sy e' stato condannato anche per lesioni, resistenza e incendio. 

Scuolabus: difesa Sy, presenteremo ricorso in appello

"Prendiamo atto della decisione: a nostro avviso non c'erano ne' la strage ne' il terrorismo, presenteremo ricorso in appello". Cosi' l'avvocato Giovanni Garbagnati si e' limitato a commentare con i giornalisti la condanna del suo assistito, Ousseynou Sy, a 24 anni per attentato e sequestro con finalita' terroristiche, lesioni, incendio e resistenza. La sentenza e' stata pronunciata oggi dalla Corte d'assise di Milano, nell'aula bunker del carcere di San Vittore. Sy ha assistito alla condanna impassibile e in piedi. Nessuna reazione alle parole del presidente Ilio Mannucci Pacini. 

Scuolabus: genitori degli alunni, soddisfatti della sentenza 

"Siamo assolutamente soddisfatti della sentenza, perche' ci eravamo messi in mano alla giustizia. Anche per i nostri figli e' un insegnamento e li fara' sentire vicini alle istituzioni. Il risarcimento non ci interessava", ha detto nell'aula bunker di San Vittore la madre di uno dei 50 ragazzini che il 20 marzo 2019 si trovava sullo scuolabus dirottato. Interpellata sulle condizioni degli alunni delle classi 2 A e B della scuola media 'Giovanni Vailati' di Crema, la donna, che ha preferito restare anonima, ha aggiunto: "Stanno reagendo e migliorando ognuno a seconda del proprio carattere". "Siamo soddisfatti, ma questo e' solo un primo step", ha commentato un'altra madre, al termine dell'udienza. Per il padre di un altro di uno dei ragazzi della scuola, "e' un sollievo sapere che e' andata come ci aspettavamo". La ripresa dopo lo shock subito quella mattina di marzo, quando dovevano essere accompagnati in palestra e si sono trovati sul mezzo dirottato, e' "lunga", spiega un'altra mamma: "Dopo una prima fase difficile ora c'e' la ricostruzione della loro personalita', che sara' lunga".

 

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