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Scuolabus, Salvini: "Io bullo con Ramy? No, come fosse mio figlio"

Scuolabus, Salvini: "Io bullo con Ramy? No, come fosse mio figlio"

Matteo Salvini non solo non si considera un bullo per aver detto a Ramy di farsi eleggere prima di chiedere la cittadinanza italiana, ma va oltre, e dice che considera il ragazzino eroe dello scuolabus dirottato, come fosse suo figlio.

Le Iene e l'adesivo "Io sono un bullo" sul petto di Salvini

Il ministro lo ha detto durante un botta e risposta con Alessandro di Sarno, inviato delle Iene all'esterno del Policlinico che lo interrogava sulle accuse di bullismo che gli sono state fatte per aver detto che Ramy poteva farsi eleggere se voleva cambiare la legge sulla cittadinanza. "Dire queste cose a un bambino di 13 anni che non si puo' difendere" ha osservato la Iena... E Salvini ha replicato "io non bullizzo nessuno. Lei non sa che cosa dico a mia figlia di sei anni. Dico anche di peggio". Ma Ramy non e' sua figlia, ha replicato la Iena. "E' come se lo fosse" ha concluso Salvini, lasciandosi attaccare - per poi staccarlo subito e restituirlo al mittente - un adesivo sul petto con la scritta "io sono un bullo". "Io non bullizzo nessuno, difendo da chi bullizza: da chi strumentalizza un ragazzino di 13 anni per far politica come i 'tristi' della sinistra" ha concluso Salvini. Il servizio andrà in onda a Le Iene martedì 26 marzo dalle 21.10 su Italia1. QUI l'articolo sul sito.

Salvini: "Incontrerò Ramy e la sua famiglia a telecamere spente"

Non vuole altro clamore mediatico Salvini: "Conto di incontrare Ramy  a telecamere spente, perche' fare Carramba che sorpresa o il Fabio Fazio di turno a suon di milioni non mi interessa. Incontro lui e la sua famiglia" ha detto arrivando al Policlinico di Milano, riferendosi alla partecipazione del ragazzino e del suo compagno di scuola Adam ieri a Che Tempo che fa. Quanto alla concessione della cittadinanza aggiunge "Stiamo approfondendo tutte le tematiche connesse".

"Non vedo l'ora che tanti ragazzini compiano 18 anni per fare parte della nostra meravigliosa comunita'. La cittadinanza arriva alla fine di un percorso, e' una cosa seria: si puo' dare per motivi eccezionali, io stesso ne ho firmate per motivi eccezionali pero' la legge e' questa e non si tocca" ha ribadito Salvini commentando la partecipazione di due dei ragazzini 'eroi' dello scuolabus dirottato ieri a Che tempo che fa. "La trasmissione di Fazio non la guardo a prescindere" ha tagliato corto. Quanto alla proposta-discussione sulla possibilita' di introdurre lo Ius Soli, Salvini non ha dubbi: "ribadisco che l'Italia e' il Paese europeo che concede piu' cittadinanze con la normativa vigente, quindi non si capisce la necessita' di fare scorciatoie". Sul caso di Ramy ha ribadito "Stiamo approfondendo tutte le tematiche connesse alla concessione di una cittadinanza che e' una cosa seria"

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