A- A+
Milano
Sicurezza a Milano, Sala: "500 nuovi agenti, non si urli al Far West". VIDEO

Sicurezza a Milano, Sala: "500 nuovi agenti, ma non si urli al Far West"

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala è intervenuto lunedì 17 gennaio in consiglio comunale per relazionare a seguito dei diversi episodi di violenza e criminalità che hanno interessato la città in queste settimane, a partire dalle violenze sessuali avvenute nella notte di Capodanno in piazza Duomo. "Giovedì prossimo daremo via al bando per la formazione delle graduatorie per il rafforzamento del corpo dei vigili urbani che ci consentirà di assumere 240 nuovi vigili entro novembre di quest'anno e altri 260 entro novembre dell'anno prossimo. A mio giudizio più velocemente non si può fare. Sarebbe anche sbagliato farlo, non è un problema di assumere, ma i nuovi devono essere addestrati e prima di entrare pienamente nelle loro responsabilità, devono attraversare un periodo di affiancamento con i vigili più esperti. Grazie a queste assunzioni, l'organico dei vigili passerà a 3350 unità, il massimo storico mai raggiunto in precedenza".

Sala: "Serve un adeguato sforzo anche da parte dello Stato"

"Ci aspettiamo che questo ingente sforzo del Comune", nell'assumere 500 nuovi vigili, "in un momento in cui è difficile far quadrare il bilancio del Comune, sia accompagnato da un adeguato e immediato rinforzo da parte dello Stato", ha aggiunto Sala, intervenendo questo pomeriggio sul tema sicurezza, in Consiglio comunale. "C'è un punto di partenza, l'ordine pubblico è affidato al Ministero dell'Interno e questo esercizio trova la sua applicazione locale nel comitato di ordine e sicurezza che ogni settimana si riunisce intorno al prefetto che riunisce le istituzioni territoriali. E' poi il questore che definisce la linea di azione operativa per quanto riguarda la sicurezza integrata e urbana. I vigili sono responsabili in esclusiva del rispetto del codice stradale, incidenti, gestione del traffico e compiti di sicurezza urbana. Non si può vivere in un equivoco che attribuisce a polizia locale una responsabilità che invece non ha", ha aggiunto Sala che infine ha sottolineato: "Vi preciso che le mie parole riflettono una visione condivisa con il prefetto di Milano

"Interverremo sulle telecamere"

 "Il secondo intervento per la sicurezza riguarda la tecnologia, ovvero le telecamere. A Milano tutte le telecamere sono attive e visibili in tempo reale dalle forze dell'ordine tutte, da Questura e Prefettura, fino ai Vigili del fuoco. Oggi abbiamo 1.945 telecamere di sicurezza. Agiremo su due fronti. Innanzitutto metteremo risorse significative per la manutenzione evolutiva del sistema. Però la nostra intenzione è anche far crescere il numero delle telecamere". Il terzo livello di intervento riguarda i meccanismi di coordinamento: dobbiamo insistere, agli ordini del Prefetto e del Questore, per rendere la collaborazione e gli interventi più flessibili, rapidi ed efficaci. Noi siamo a disposizione", ha aggiunto il sindaco.

Sala: "Granelli esercita un impegno quotidiano"

"Garantire la sicurezza a Milano rimane un impegno che si deve esercitare tutte le ore, tutti i giorni, tutte le sere, come io so e vedo che l'assessore Granelli fa e interpreta il suo ruolo. Proteggere i nostri concittadini e soprattutto le nostre concittadine, i visitatori e le visitatrice della nostra città è il nostro dovere e continueremo a farlo, coscienti dei nostri valori e del bene di Milano".

Sala: "Non si può urlare al far west ogni volta che c'è un problema"

"Non si può essere pro o contro la sicurezza o pretendere che è un tema che si risolve del tutto. Anche altre epoche della vita di Milano lo hanno ampiamente dimostrato, non si può urlare al 'far west' ogni volta che c'è un problema e cercare sempre un colpevole", ha proseguito il sindaco.  "Quando si parla di sicurezza in particolare della città, dobbiamo ricordare a tutti noi che non è un tema di destra o di sinistra, è profondamente sbagliato issare la bandiera della sicurezza come se fosse un'esclusiva politica, una ricerca di formule magiche. La sicurezza non è un'opzione di tipo politico ma di fatto si riflette nelle condizioni in cui i cittadini si sentono e si percepiscono", ha precisato Sala. "Segnalo che gli ultimi fatti agli infasti onori della cronaca hanno visto protagonisti immigrati di primo o seconda generazione come pure ragazzi provenienti da Bolzano".

"Abbiamo bisogno di vigili che stiano più in strada che negli uffici"

 "Oggi il corpo dei vigili ha un'età media superiore a 50 anni, più di 500 sono in servizio condizionato per ragioni di salute, una parte significativa dei rimanenti non sono più inseribili nei turni serali e notturni per raggiunti limiti di età e anni di servizio. In un momento più difficile ci stiamo rendendo conto di cosa significhi. Ora abbiamo bisogno di vigili che ambiscano e siano nelle condizioni psicofisiche a stare nelle strade e devono ambire a stare nelle strade più che a stare negli uffici. L'assunzione dei 500 vigili comporterà non solo aumento di forze in termini assoluti ma una moltiplicata disponibilità di donne e uomini per i turni in strada nelle diverse ore del giorno e della notte", ha concluso Sala.

Al termine del consiglio l'assise ha approvato due specifici ordini del giorno sul tema della sicurezza.

Commenti
    Tags:
    beppe salamilanosicurezzaviolenza







    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.