Milano

Sicurezza, Barberis (Pd): Milano non è fuori controllo

di Nicolò Rubeis

Sicurezza, Filippo Barberis (capogruppo del Pd a Palazzo Marino): "Questa drammatizzazione non ci aiuta ad affrontare il problema"

Sicurezza, Barberis (Pd): "Milano non è fuori controllo"

Da Chiara Ferragni a Elenoire Casalegno, da Natalia Paragoni a Flavio Briatore. Sui social continuano a circolare video di personaggi famosi o influencer che denunciano, anche attraverso esperienze personali, la percezione di insicurezza nel vivere a Milano. L'ultima è stata la cantante Levante, che su Instagram ha rivelato di aver subito il furto della sua auto per la quarta volta. "Da buoni amministratori dobbiamo distinguere tra la realtà e il post di chi, toccando alcuni temi, sa di riuscire a portare casa like e visibilità" commenta in un'intervista ad Affaritaliani.it Milano Filippo Barberis, capogruppo del Pd a Palazzo Marino. La situazione in città "non è assolutamente fuori controllo" secondo l'esponente dem. "E questa drammatizzazione non ci aiuta nemmeno ad affrontare il problema".

Barberis, i post di vip e influencer si moltiplicano...
Come amministratori siamo tenuti a mantenere un forte senso dell'equilibrio e della realtà. Se alcuni fatti di cronaca possono essere in qualche modo drammatizzati attraverso i social, noi abbiamo il dovere di analizzarli con concretezza. Sappiamo come si sta evolvendo la sicurezza a Milano e sappiamo che i crimini e i reati più violenti si sono ridotti in maniera significativa negli ultimi 15 anni e che c'è un numero di denunce in crescita, segno di fiducia dei cittadini verso le istituzioni.

Rimane, però, il tema della percezione.
Intanto dico che non c'è conflitto tra i dati e la percezione, entrambe le cose fanno parte della gestione del tema sicurezza. Per alcuni la percezione di insicurezza è maggiore rispetto ai dati e noi dobbiamo combattere anche il sentirsi insicuri, a prescindere dai numeri che ci fornisce la Questura. Per esempio sappiamo che l'aumento significativo dei flussi turistici è stato accompagnato dalla crescita di furti, rapine e microcriminalità. Reati che contribuiscono di più all’insicurezza percepita.

C'è il rischio di lasciare questo argomento al centrodestra?
Per me la sicurezza non è un tema di destra e ci tengo tantissimo al fatto che la sinistra lo affronti in maniera efficace. Sono convinto che abbiamo tutti gli strumenti per farlo in maniera non propagandistica, intervenendo e indagando sulle cause sociali. Ma se uno guarda alla situazione con concretezza e senza drammatizzare, allora è incontestabile il fatto che il Comune, fra i vari livelli istituzionali, sia quello che sta facendo di più sul tema sicurezza.

Ci spieghi meglio.
Nessuno come il Comune di Milano sta portando avanti un piano di assunzioni straordinario mai visto egli ultimi decenni per rafforzare la presenza in strada con centinaia di vigili in più. Stiamo affrontando anche un'impegnativa trattativa sindacale per aumentare la presenza della Polizia locale negli orari notturni. Purtroppo negli altri livelli istituzionali non sentiamo lo stesso livello di applicazione. Noi siamo quelli che si attivano di più ma al tempo stesso siamo quelli ritenuti più responsabili.

Insomma, la realtà non è quella descritta dagli influencer?
Assolutamente no. La drammatizzazione del problema non ci aiuta a risolverlo e non è in base agli influencer che decidiamo le nostre politiche. Ci siamo attivati da tempo per contrastare la microcriminalità ma abbiamo bisogno che anche lo Stato faccia la sua parte. La sicurezza è un tema complesso che la sinistra milanese vuole affrontare in maniera efficace e non lasciarla in mano all'altra parte politica. Sulla Stazione centrale e le aree della movida, per esempio, si è attivata una collaborazione con il ministero degli Interni senza pregiudizi ed è un primo passo. Così come penso che sia positivo aver coinvolto l'ex capo della polizia Franco Gabrielli, un fuoriclasse che ci aiuterà a costruire le strategie per rafforzare la sicurezza.








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