Milano
Sicurezza Expo, Digos ancora in azione: nuova operazione e altri dodici denunciati
Dopo le perquisizioni di martedì, che hanno condotto a 26 denunce e un arresto, si è svolta nella mattinata di mercoledì 29 aprile una nuova operazione, eseguita dalla Digos di Milano e dal commissariato Lorenteggio nelle zone di Giambellino- Lorenteggio. Gli agenti erano alla ricerca di armi e strumenti atti a offendere in abitazioni occupate da soggetti dell'area anarchica, in previsione delle manifestazioni dei prossimi giorni. Le perquisizioni si sono concentrate in quattro appartamenti Aler in via degli Apuli e via Odazio. All'interno di uno di questi appartamenti gli agenti hanno trovato 12 persone, 9 italiani e tre cittadini tedeschi. I tedeschi erano gli stessi identificati ieri e per i quali la Questura aveva richiesto un decreto di espulsione, negato dall'autorita' giudiziaria. All'arrivo degli agenti gli antagonisti hanno tentato di disfarsi di due borsoni, lanciandoli dalla finestra, che contenevano cinque maschere antigas, guanti in lattice e contenitori per colla. Tutte le 12 persone sono state indagate per occupazione abusiva di immobili.
L'OPERAZIONE DI MARTEDI'/Nell'operazione di martedì erano stati perquisiti alcuni appartamenti occupati della zona, dove erano stati rivenuti 20 martelletti frangivetro, petardi ed artifizi pirotecnici, fionde, maschere antigas, mazze con punta in ferro. Tra le 26 persone identificate c'erano 6 italiani, quattro tedeschi e 16 francesi. Nell'auto di un cittadino tedesco era stato ritrovato tutto il kit necessario alla fabbricazione di bottiglie molotov. Il tedesco e' stato arrestato con l'accusa di detenzione di materiale esplosivo.
ESPULSI MA... TRA DIECI GIORNI/La Questura di Milano ha avuto difficolta' ad identificare, in collaborazione con le autorita' francesi, la quindicina di cittadini d'Oltralpe che erano stati portati in via Fatebenefratelli ieri dopo il blitz della Digos al quartiere Giambellino, nell'ambito di un'attivita' di prevenzione in vista del corteo del primo maggio 'No Expo'. A quanto si e' appreso, nei confronti del gruppo di francesi e' stato preso un provvedimento ordinario di espulsione e dovranno lasciare l'Italia entro dieci giorni. Potranno, quindi, se lo vorranno, partecipare alla manifestazione 'No Expo'. La legge prevede infatti che l'identificazione debba essere effettuata entro 24 ore per poter chiedere l'espulsione d'urgenza con accompagnamento alla frontiera, cosi' come e' stato fatto per tre tedeschi che, poi, ieri, il giudice Olindo Canali ha ritenuto di non dover convalidare. Il provvedimento di espulsione ordinaria viene emesso dalla Prefettura.
ALFANO: "SISTEMA SICUREZZA FUNZIONA"/"Le perquisizioni fatte sono un ulteriore segnale che il sistema della prevenzione funziona". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, interpellato sul blitz della polizia contro i no Expo a Milano. "Non ci sono Paesi a rischio zero - ha aggiunto Alfano, a margine del Salone della giustizia - il risultato di questa operazione fa chiaramente capire che lo Stato e'piu' forte di chi lo vuole contrastare".
MARONI: "NO A EXPO 'FORT APACHE'"/Il governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni ha invece manifestato il proprio dissenso rispetto alla scelta del gup di non convalidare l'espulsione degli antagonisti denunciati già martedì: "E' una decisione sbagliata, un segnale sbagliato. Ma, conoscendo la professionalita' delle forze dell'ordine e del questore di Milano - ha poi aggiunto il governatore lombardo, parlando coi giornalisti a Palazzo Lombardia - sono certo che tutto sara' sotto controllo". "Un po' di preoccupazione c'e' - ha continuato - anche se so che la questura di Milano sta lavorando duramente". Maroni ha anche commentato la prospettiva di un presidio militare dentro Expo: "Non mi piace l'idea di vedere i militari dentro il sito Expo. Sembrerebbe 'Fort Apache', non penso che sia utile farlo. I controlli fuori, si'".
CALDEROLI E LA MAMMA DI BALTIMORA/"Antagonisti e 'pacifisti' con il passamontagna si preparano per l'Expo con le molotov? I loro genitori dovrebbero seguire l'esempio della mamma di Baltimora. E se Alfano iniziasse a lavorare e a porre fine a certe enclave di illegalità, ci eviteremmo vandalismi e violenze". Lo dice Roberto Calderoli, vice presidente del Senato, commentando i fatti delle ultime 48 ore "con perquisizioni e arresti a Milano fra i cosiddetti 'antagonisti', i soliti bravi ragazzi dei centri sociali che si stavano preparando all'apertura di Expo con mazze, picconi, maschere antigas e bombe molotov". Calderoli ricorda anche la mamma di Baltimora che, sorprendendo il figlio mentre partecipava alle proteste contro la polizia, lo ha schiaffeggiato davanti a tutti per allontanarlo. "Credo sia giunto il momento che Alfano inizi a fare il suo lavoro - afferma l'esponente della Lega Nord - non possono più essere tollerate enclave di illegalità che di fatto sono incubatoi di criminalità: questi luoghi, ben noti a tutti, ma che per qualche strana ragione sono accettati e protetti da certi sindaci, vanno prima sgomberati e poi rasi al suolo. E i violenti che arrivano da altri paesi vanno rispediti a casa loro con il divieto di ritornare in Italia pena l'arresto immediato".