Milano
Sisler, da coordinatore Pdl ad indagato: “Dopo tre anni la mia vita riprende con l’archiviazione”. Intervista
di Fabio Massa
Tre anni e un mese. Trentasette mesi. Sandro Sisler è l’ex coordinatore provinciale del Pdl. “Fin quando, un giorno, un personaggio recluso nelle patrie galere disse di avermi dato una mazzetta. E là la mia vita si è interrotta”, racconta ad Affaritaliani.it. Fino all’archiviazione: “E Alfano mi diede del ladro di galline…” L’INTERVISTA DI AFFARITALIANI.IT
Sandro Sisler, ex coordinatore del Pdl. Ne sono passati di anni.
Per la precisione tre anni e un mese. All’epoca ero coordinatore provinciale del Pdl. Il mondo è proprio cambiato.
Non c’è più il Pdl.
Non c’è più il Pdl, non c’è più An, c’è in auge il Movimento 5 Stelle.
E lei è innocente.
Esatto. Che poi, rivista a posteriori, la storia è incredibile ed emblematica della giustizia italiana.
Facciamo un sunto.
In pratica un soggetto recluso nelle patrie galere, un bel giorno, ha affermato di avermi messo 10mila euro nel cruscotto della macchina. Una mazzetta. Io sapevo che era una calunnia ma sono stato coerente: mi sono dimesso da tutti gli incarichi politici dell’epoca. Anche se sapevo di essere del tutto estraneo a qualunque cosa. Lunedì finalmente mi hanno comunicato l’avvenuta archiviazione.
Somiglia tanto al caso di Davide Boni.
Sono casi molto simili. Al di là della calunnia che fu davvero tremenda, è stato il clamore esagerato a colpirmi. Poi si è dimostrato che era una bufala. Ma intanto sono finito in tutti i telegiornali e su tutti i giornali. E questo ha influito molto sulla mia famiglia, sulla professione e sulla politica.
In che modo?
Io sono il direttore affari legali di Lombardia Informatica. La carriera si è fermata. Dovevo dimostrare a tutti che non ero il delinquente che si poteva immaginare. La politica semplicemente ho smesso di farla. E per la mia famiglia, beh, basta andare su internet. Ci sono diffamazioni ovunque.
Tornerà a fare politica, adesso?
Devo dire che la politica è una passione. Qualche segno mi è rimasto, perché se non fossi stato un politico non avrei subito la gogna che ho subito. Certo, tornerò a fare politica dal basso, per passione. Sentirò il mio amico Ignazio La Russa.
A proposito di indagini e arresti, oggi in prigione c’è Mantovani.
Sono molto sorpreso della custodia cautelare. Tra la richiesta di arresto e l’arresto è passato un anno. E’ evidente che la giustizia ha qualche problema.
Sassolini da togliersi?
Tanti, ma ne cito uno. Alfano mi ha definito un ladro di galline. Io ho dimostrato di non esserlo. Chissà se tanti del suo partito possono dire altrettanto.
@FabioAMAssa